“Nel primo anno ci dobbiamo concentrare sulla felicità e non sulle dimensioni, ma alla lunga vogliamo avere molto successo anche in Italia”. Nel giorno del debutto italiano Reed Hastings, il cofondatore e ceo di Netflix, non nasconde il suo ottimismo sul futuro della sua creatura da 69 milioni di abbonati. Lo riporta Ansa.
“Il nostro target è di raggiungere una famiglia su tre. In America per farlo ci abbiamo messo 7 anni, dal 2007 al 2014 e ci stiamo riuscendo anche in altri Paesi europei dove siamo arrivati prima che in Italia”, dice Hastings, ribadendo come “l’avvento della tv via internet per il mondo della tv è la più grande rivoluzione dal colore”. “Possiamo vedere su qualsiasi schermo e in qualsiasi momento quello che vogliamo”, spiega, sottolineando come questo sia solo l’inizio. “In futuro – profetizza – ogni rete metterà a disposizione delle app”.

Un passaggio epocale che non riguarderà solo la fruizione in streaming ma anche i contenuti perché senza la tv lineare – spiega ancora Hastings – non avrà più senso creare serie con puntate da un’ora ciascuna e zeppe di rimandi interni, non più necessari visto che su Netflix non vengono proposte una puntata alla volta ma a stagioni intere. Nessun timore per la visione in streaming che richiede che l’apparecchio usato sia necessariamente connesso: “le reti stanno crescendo – dice Hastings – non dobbiamo più pensare al downdload”