La prima start up di cocreazione per progetti di comunicazione ‘più umani’ in cui le imprese mostrano l’anima. Con questi obiettivi nasce YourBrand.Camp [1], lanciato dall’agenzia The Talking Village che permette, come si legge in un comunicato, a persone attive in rete e imprese di lavorare a stretto contatto. Il risultato sono progetti di comunicazione di nuova generazione, secondo un approccio di comarketing e coblogging, in cui i partecipanti diventano a tutti gli effetti partner e stakeholder: non ‘influenzano’ solo il loro seguito, ma l’azienda stessa.
In questi giorni parte l’iniziativa sulla sostenibilità dell’ambiente domestico di Dyson, marchio che ha inventato il primo aspirapolvere senza sacchetto, e la campagna #OperazioneFalsiMiti delle industrie della pasta e del dolce aderenti ad Aidepi. Aziende che hanno una storia da raccontare e blogger sono invitati a prendere contatto e mettersi in gioco. Social network e relazioni con gli influencer sono le aree in cui i responsabili marketing digitale dichiarano di voler investire di più nei prossimi anni. In particolare il 53,8% dei manager intervistati cita le relazioni con gli influencer.
In totale controtendenza rispetto alla distribuzione di contenuti sponsorizzati fatta in serie che dilaga sul web, l’obiettivo è lavorare insieme agli influencer mostrando l’anima delle imprese con le quali decidono di cooperare e i progetti che hanno a cuore, realizzando esperienze di empowerment, capaci di premiare risultati veri di ‘storyselling’ e non la visibilità fine a se stessa. Un luogo in cui aziende e social stakeholder lavorano a diretto contatto, con remunerazioni meritocratiche e trasparenti.
Il meccanismo di YourBrand.Camp è semplice. Come spiega il comunicato l’azienda (o l’agenzia di comunicazione) apre il proprio Brand Camp, gestito da un referente dell’impresa che si presenta e dichiara la propria missione. L’azienda si apre alla conversazione e al lavoro diretto con la rete lanciando un’anteprima prodotto, una campagna di informazione, un evento. Gli opinion leader si uniscono ai camp maggiormente in linea con i loro interessi e sono coinvolti fin dalla genesi dei progetti in una logica di cocreazione. Nelle aree di conversazione dedicate discutono prodotti, strategie e iniziative direttamente con le aziende avanzando proposte. Una volta informati apportano idee e storie che riempiono di significato concreto i valori dell’azienda, portando in vita i messaggi del brand. Una ToolBox è a loro disposizione per suggerire messaggi e tecniche creative, ma non impone script o contenuti standard lasciando massima autonomia di combinare spunti, messaggi e visual. Questo coinvolgimento, unito alla libertà creativa, produce advocacy, cioè sostegno sincero da parte degli influencer, che a sua volta genera contenuti migliori e quindi risultati migliori, attentamente misurati sulla base di kpi e precise call to action in termini di lead, conversioni, acquisti: si produce reach qualitativa e non solo quantitativa. L’unico requisito obbligatorio è la trasparenza: quando l’influencer parla di un determinato prodotto o iniziativa dichiara pubblicamente la genesi della collaborazione.
Non solo ranking: una community altamente selezionata, e già testata da brand quali Findus, Dyson, Aidepi, Dash. Per la Founder Flavia Rubino si va verso il marketing ‘con’ le persone e non ‘alle’ persone senza filtri e con relazioni genuine. “Se consideriamo che l’attenzione media di un lettore del web diminuisce continuamente e oggi è di appena sette secondi ‐ dichiara – si capisce che i contenuti standardizzati non funzionano e che la visibilità senza una relazione genuina finisce per danneggiare sia l’azienda che l’influencer. I tempi sono maturi per un cambio di paradigma, ovvero fare marketing con le persone e non alle persone. Per questo come YourBrand.Camp vorremmo aggregare anche nuove firme dei social, desiderose di crescere e migliorare le proprie skill di comunicazione sposando questa nuova cultura, e imprese innovative o start up dispostea comunicare prodotti o servizi con nuove modalità più efficaci”.