Come riferisce l’agenzia Asca, i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi saranno presenti domani in Vaticano per il processo che li vede coinvolti nella diffusione di documenti riservati usciti dal Vaticano e divulgati attraverso i due libri, “Via Crucis” e “Avarizia”. Il fatto, prosegue l’Asca, che per le leggi della Santa Sede costituisce reato, ha portato al loro rinvio a giudizio, insieme ad altri tre imputati, nel cosiddetto Vatileaks, che tanto scalpore ha provocato nelle scorse settimane. A quanto si apprende, i due giornalisti faranno il loro ingresso in Vaticano dall’ingresso del Perugino alle ore 10.15. Nel primo pomeriggio di oggi, intanto, alle ore 15:00, Nuzzi ha annunciato una conferenza stampa presso la Stampa estera a Roma.

La settimana scorsa Gianluigi Nuzzi aveva dichiarato che non si sarebbe presentato al processo che lo vede coinvolto per concorso nel reato di divulgazione di notizie e documenti riservati, ma ha fatto sapere dal suo blog che, invece, si presenterà e con lui Emiliano Fittipaldi, che ha dichiarato: “Non è un processo contro di me, ma contro la libertà d’informazione”. E ha aggiunto: “Mai avrei immaginato che sarei finito sotto inchiesta, mandato alla sbarra e processato davanti ai giudici pontifici. Processato perché accusato di un reato che prevede una pena che va dai 4 agli 8 anni di carcere”.
In difesa della libertà d’informazione anche l’Ordine nazionale dei giornalisti che, “attraverso un comunicato del Comitato esecutivo, ricorda che i suoi iscritti attenendosi alla verità sostanziale dei fatti devono dare notizie e non essere custodi dei segreti”.
Dal canto suo, Francesca Immacolata Chaouqui, la “pierre” ex componente della Commissione referente sulle finanze d’Oltretevere (Cosea), a giudizio insieme a mons. Lucio Vallejo Balda, segretario della Cosea e al collaboratore Nicola Maio, ha reso noto in un post su Facebook di aver deciso di andare “a difendermi al processo, a dimostrare che mai un solo foglio è passato dalle mie mani a quelle di un giornalista, uno qualsiasi, non solo Emiliano o Gianluigi”.
La Rappresentante dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) per la libertà dei media, Dunja Mijatović, ha chiesto alle autorità della Città del Vaticano di ritirare le accuse penali nei confronti dei giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi. A riferirlo è Ossigeno per l’informazione, l’osservatorio Fnsi-Odg sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate.
“I giornalisti devono essere liberi di riferire su questioni di interesse pubblico e di proteggere le loro fonti confidenziali”, ha detto Mijatović. “Invito le autorità a non procedere con le accuse e proteggere i diritti dei giornalisti in conformità agli impegni con l’Osce”