di Michael Dones – Si è appena conclusa la presentazione di ‘Play alpinismo’, il primo canale di video on demand dedicato alla montagna, a cura della Gazzetta dello Sport.
La piattoforma è visibile sul sito internet www.playalpinismo.com e, per il mese di dicembre, è previsto il rilascio delle applicazioni per smartphone e tablet (sia Ios che Android). ‘Play alpinismo’ prevede un abbonamento mensile da 9.99 euro, oppure la possibilità di scaricare i film o i documentari presenti a partire da 0.99 euro.
Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport, è un grande appassionato di questo sport e, su ‘Play alpinismo’, dice: “E’ una straordinaria iniziativa, che può contare su 140 film, ma anche documentari, sulla montagna. Il lavoro, inoltre, non è stato semplice dato che abbiamo contattato 100 produttori per ottenere tutto il materiale necessario. Più di 50 dei 140 filmati presenti sulla piattaforma sono inediti poichè sono stati doppiati in italiano per la prima volta. Cinque sono le tematiche: alpinismo contemporaneo, i grandi dell’alpinismo, storia dell’alpinismo, alpinismo delle grandi montagne ed il free climbing. Il canale nasce in collaborazione con il Cai, che può contare su una cineteca ricchissima di materiale e che ci aiuterà a promuovere ‘Play alpinismo’ attraverso le sue sezioni”.
Roberto De Martin, presidente del Film festival di Trento, dichiara: “Mi auguro che questa iniziativa possa rafforzare il nostro Film festival, con dei film dedicati appunto al tema della montagna. Da noi, la Gazzetta dello Sport potrà contare su attenzione e collaborazione, soprattutto per il futuro”.

Fra gli alpinisti presenti all’evento di lancio di ‘Play alpinismo’ non poteva mancare l’italiano Simone Moro, che ha appena battuto il record del mondo di quota (pilotando un elicottero) raggiungendo i 7000 metri. “‘I-view’, il mio ultimo film, è una sintesi di ciò che ero, ciò che sono e ciò che vorrei essere. Provare a fare una cosa che non si è mai fatta e che non si è in grado di realizzare, come nel mio caso pilotare un elicottero per raggiungere le alte quote, è sempre stato un mio obiettivo: ci sono riuscito con questo record del mondo, anche se spero di migliorarlo. Per quanto riguarda i film sulla montagna, quello che mi ha fatto sognare è stato ‘Opera Vertical’ di Patrick Edlinger, che è stato anche un grandissimo alpinista. Oltre ai film, però, ci sono state anche le letture: ai miei tempi non esisteva ancora il vhs (figuriamoci il dvd) ed in televisione questo sport passava con difficoltà”.
Fra gli altri ospiti, infine, anche Yuri Palma (un giovane regista e montatore che permette agli alpinisti di contare su numeroso materiale di qualità) e gli alpinisti italiani Jacopo Larcher e Hervé Barmasse.
Proprio quest’ultimo ha voluto chiudere con il suo pensiero: “Tutte le montagne possono essere scalate. Gli alpinisti le scalano per gioia, per vivere un momento di felicità: un ruolo importante lo ricoprono anche i ‘segni’ che lascia sul proprio corpo questo sport. Essi raccontano momenti di felicità, ma anche istanti di preoccupazione, come per esempio quella che vivono i nostri parenti ed amici. Voglio chiudere con un’immagine di alcune nuvole che corrono nel vento: esse sono come emozioni che ci portiamo nel cuore”.
