Via libera del cda al nuovo statuto Rai, che adegua le norme interne alla riforma della governance. Lo statuto sarà approvato dall’assemblea degli azionisti il 3 febbraio e da quel momento il dg Antonio Campo Dall’Orto acquisirà i poteri previsti per l’ad nella nuova normativa. Il voto, secondo quanto si legge sull’agenzia Ansa, è arrivato con sei sì e tre no, quelli di Giancarlo Mazzuca, Arturo Diaconale e Carlo Freccero, che si sono detti contrari alla riforma. Fissato un tetto del 5% per i dirigenti esterni, su un totale in pianta organica di 252.

In virtù delle disposizioni transitorie della riforma della governance approvata un mese fa, in fase di prima applicazione della legge al direttore generale sono conferiti i poteri dell’amministratore delegato. Quest’ultimo puo’ nominare i dirigenti, ma per le nomine editoriali deve avere il parere del cda (che, nel caso dei direttori di testata, è vincolante se fornito a maggioranza dei due terzi). Inoltre assume, nomina, promuove e stabilisce la collocazione anche dei giornalisti, su proposta dei direttori di testata e nel rispetto del contratto di lavoro giornalistico; puo’ firmare contratti fino a 10 milioni di euro e ha massima autonomia sulla gestione economica.
All’ad spetta anche l’approvazione del piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale, con la pubblicazione degli stipendi dei dirigenti. Quanto alle norme statutarie sui dirigenti esterni, rispetto all’ipotesi iniziale di un tetto del 10% si è deciso di dimezzare la soglia. Potranno essere chiamati, quindi, non più di 12-13 dirigenti esterni in totale.
Il direttore generale Campo Dall’Orto, secondo quanto si apprende poi da una nota di viale Mazzini, ha successivamente illustrato le linee guida del piano industriale per il triennio 2016-18 indicando come principale obiettivo dei prossimi anni la piena realizzazione del ruolo nel Paese di “servizio pubblico universale”. Informazione completa e pluralista, racconto della realtà e dei territori, sostegno all’istruzione e all’alfabetizzazione digitale, promozione dell’immagine dell’Italia all’estero: questi alcuni dei pilastri da cui si svilupperà la realizzazione del piano industriale con cui procedere a un profondo rinnovamento editoriale completando al contempo la trasformazione della Rai da broadcaster tradizionale a Digital media company.
Approvato anche il Piano triennale di prevenzione della Corruzione 2016-18 presentato dal responsabile Gianfranco Cariola che, secondo la normativa, sarà pubblicato sul sito internet di Rai entro il 31 gennaio. Il cda ha anche votato, in sostituzione dei dimissionari Esclapon e Lo Giudice, la designazione di nuovi consiglieri di amministrazione nell’ambito degli organi sociali delle società controllate. In particolare: Giampaolo Tagliavia assumerà la presidenza di Raicom ed entrerà nel Cda di Auditel, e Cinzia Squadrone farà parte del consiglio di Rai Cinema. E’ stata infine deliberata la nomina di Massimo Cappelli a dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili.