Facebook ammette che gli ad blockers sono un significativo fattore di rischio: a repentaglio la raccolta pubblicitaria, da cui dipende il 96% degli introiti

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A Facebook sono preoccupati per gli ad blockers. L’ammissione da parte del social network fondato da Mark Zuckerberg, spiega Business Insider, arriva per la prima volta in occasione dell’annuale report.

Ciò che emerge è che per la prima volta l’ad blocking viene presentato da Facebook come un significante “fattore di rischio”. Anche perché Facebook percepisce dagli introiti pubblicitari il 96% delle sue entrate. E la pratica dell’ad blocking, si legge nel report, “mette a repentaglio la capacità di Facebook di fare raccolta pubblicitaria”.

La notizia giunge proprio quando i profitti di Facebook hanno superato, per la prima volta, la soglia di un miliardo di dollari nel quarto trimestre.

Secondo quanto ammesso recentemente dal responsabile pubblicità di Google, Sridhar Ramaswamy, conclude Business Insider, l’adblocking è “uno strumento spuntato. Ed è proprio per questo motivo che dobbiamo occuparci del problema”.

E, come riporta la Bbc, dopo Apple, anche Samsung ha predisposto il web browser impostato di default sui suoi smartphone Android per installare programmi di ad blocking.