Dalla difesa del copyright online, alle frequenze, alle riforme per lo sviluppo e del settore delle tv locali. Diversi i temi che sono stati affrontati durante l’incontro, tenutosi il 2 febbraio tra una delegazione composta dai Vertici di Confindustria Radio Televisioni (CRTV), guidata del nuovo presidente Franco Siddi, il presidente di AGCom Angelo Marcello Cardani e il sottosegretario MISE con delega alle comunicazioni Antonello Giacomelli. Agli incontri, come riferisce l’agenzia Ansa, hanno preso parte i vice presidenti Emilio Carelli, Maurizio Giunco, Stefano Selli e il dg Andrea Franceschi, e sono stati riproposti i temi chiave per il futuro del settore.

In particolare durante l’incontro con il sottosegretario Giacomelli sono stati trattati i temi delle risorse del sistema, delle frequenze, delle riforme per un equilibrato sviluppo del settore e in particolare per il comparto delle tv locali, del servizio pubblico, degli sviluppi in tema di riforma del cinema e dell’AV, con il proposito di proseguire nei prossimi mesi con una serie di tavoli di approfondimento dedicati agli specifici temi chiave. Con il Presidente di AGCom Cardani i colloqui si sono focalizzati sul tema della difesa del copyright online, sulla tutela della produzione radiotelevisiva, sulla ridefinizione dei rapporti con le grandi multinazionali di Internet e la verifica di mercato dei c.d. “aggregatori” che vivono in gran parte sui contenuti di derivazione televisiva prodotti a fronti di ingenti investimenti del settore, sull’urgenza di un sistema LCN (ordinamento automatico dei canali DTT sul telecomando) certo e stabile, sullo sviluppo della radio digitale in Italia (DAB).
A questo proposto CRTV ha registrato con soddisfazione i recenti interventi dell’Autorità di grande rilievo lungo la dorsale Salerno-Reggio Calabria. In entrambi gli incontri CRTV, improntati a un clima di grande cordialità e spirito di positiva interlocuzione e cooperazione, ha ribadito la necessità di un approccio di sistema che determini con urgenza un nuovo quadro normativo-regolatorio chiaro e comune, anche a livello comunitario, con i nuovi operatori OTT, a fronte dei rivolgimenti tecnologici e degli stili di consumo e dell’attuale disciplina estremamente vincolistica solo per i “broadcaster”. Ciò al fine di ristabilire condizioni competitive accettabili. In questo senso un passo avanti si sta compiendo nella UE dove non devono essere più concepibili operazioni di “ottimizzazione” fiscale che si riducono a pratiche elusive in danno delle economie degli Stati membri ove operano i nuovi attori di Internet.