Anzaldi? Prima di parlare ha chiesto il permesso a Palazzo Chigi, dice al ‘Messaggero’ Freccero, che sul suo ruolo da consigliere aggiunge: cerco di aiutare la Rai ad avere un orizzonte per il futuro e a essere libera

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Non si smorzano i commenti e le polemiche dopo i giudizi espressi da Michele Anzaldi su Monica Maggioni e Antonio Campo Dall’Orto, pubblicati ieri sul ‘Corriere’. Dopo la presa di posizione di diversi politici, compresi alcuni membri del Pd, oggi a dire la sua è Carlo Freccero, consigliere di amministrazione Rai, eletto con i voti dei 5Stelle.

Intervistato dal ‘Messaggero’, Freccero è convinto che Anzaldi non sia per nulla un contestatore, ma che dietro di lui ci sia Renzi: “Rappresenta la voce del padrone”, dice. “Ha chiesto permesso a tutti, Palazzo Chigi compreso dove ha amici molto stretti e li ha anche nel resto del governo, prima di parlare”.

Cercando di spiegare il perchè di questa sua convinzione, Freccero dice: “Renzi, per dirla in inglese, è il verbo ‘do’: fare-fare-fare. E vede che i due, l’ amministratore delegato e la Maggioni, si muovono con attendismo e fanno le cose solo dopo averle esaminate e ben ponderate”.

Carlo Freccero (foto Olycom)

Sul suo ruolo aggiunge poi: “Io da amministratore della Rai, senza portafoglio, senza stipendio, senza poteri, almeno devo difendere la Rai” ribadendo come il suo ruolo sia quello di “consigliere televisivo”, senza alcuna funzione politica. “Da membro del Cda, cerco di aiutare la Rai ad avere un orizzonte per il futuro e a declinarla verso la libertà di pensiero più totale. Perché non è più possibile essere burocrati e usare il manuale Cencelli, come fa Anzaldi, in un mercato multimediale strapieno di concorrenti”. Freccero cita anche la presenza di Elton John al Festival di Sanremo: “Com’è possibile essere terrorizzati per la presenza di Elton John a Sanremo? Lui ormai è la Nilla Pizzi del pop, canta per principesse scomparse, esprime il conformismo più totale da Rai1”, dice parlando di burocratismo e assenza di coraggio come elementi che caratterizzano la rete.

“A pensarci bene, c’è anche un altro aspetto dietro l’attacco di Anzaldi. Renzi e i renziani hanno tutto l’interesse a far passare i vertici Rai come politicamente indipendenti e perciò se la prendono con loro. Non vorrei che fosse tutto un gioco delle parti”, dice Freccero che poi torna a gamba tesa su Anzaldi: “si accorge soltanto adesso che la Rai ha dei problemi. Doveva rendersene conto già nei decenni passati. Non me lo ricordo così presente e così pressante, quando infuriava il conflitto d’interessi. Ora che ha lo scettro del potere, vuole esibirlo. Vuole che il partito di maggioranza controlli la televisione pubblica”. E sulle prese di posizione in seno al Pd, con la riconferma della fiducia ai vertici Rai, Freccero le definisce “la riprova” che Anzaldi “ha ecceduto”. “Anzaldi annulla Giannini perché fa poca audience, ma il Pd non aveva detto che la nuova Rai non doveva essere più ossessionata dagli ascolti. E che la terza rete doveva avere una vocazione totalmente di servizio pubblico?”. Per poi concludere: “Noi siamo i loro amministratori-badanti. Dobbiamo aiutarli a camminare e fare in modo che la Rai sia per tutti e di tutti e non solo di Renzi e Anzaldi”