Per il mercato digitale unico che si prefigge la Commissione Europea – il Digital Single Market – serve un approccio integrato e flessibile, dice il presidente dello Steering Committee, Guindani

Condividi

Gli obiettivi di digitalizzazione e sviluppo che si prefigge la Commissione europea attraverso la creazione del Mercato unico digitale (Digital Single Market) “sono di primaria importanza affinché l’Europa sia vincente nella competizione economica globale”, per questo “è fondamentale che nell’impostare nuove regole si adotti un approccio integrato e flessibile, creando un contesto favorevole allo sviluppo del digitale in grado di  accompagnare e valorizzare l’innovazione e contemplando, ad esempio, anche forme di auto e co-regolamentazione”.

Pietro Guindani
Pietro Guindani

A metterlo in evidenza è stato Pietro Guindani, presidente dello Steering Committee ‘Digital Single Market’ di Confindustria Digitale,  nel corso di un’audizione informale, questa mattina alla Camera, presso le Commissioni Trasporti e Tlc e Attività Produttive.Il Dsm, ha detto Guindani, “deve essere l’occasione per procedere a una generale semplificazione del quadro normativo europeo che, nel rispetto dei principali fondamentali, consenta alle imprese di muoversi con agilità in un mercato realmente aperto alla competizione, in cui non esistano distorsioni dovute a regolamentazione che creano barriere ormai superate dalla globalità dei servizi digitali”. “Il traguardo finale -ha evidenziato l’esponente di Confindustria Digitale- è un mercato unico di dimensioni continentali,dove vi siano regole omogenee in tutta l’Europa 28, chiare e certe per tutti gli attori”. “In sintesi un efficace ecosistema digitale

europeo, che consenta l’integrazione delle attività on-line e off-line e realizzi la trasformazione digitale dell’industria” ha osservato ancora Guindani. “Per il nostro Paese – ha continuato – attivare un quadro favorevole  alla trasformazione digitale dell’economia è di fondamentale importanza per accelerarne il tasso di crescita”.

Guindani ha infine rimarcato che “Confindustria Digitale è impegnata ad offrire un contributo sistemico al processo di costruzione dell’ecosistema digitale europeo e, vista la complessità e trasversalità dei temi in gioco” e, ha aggiunto, “auspichiamo che a livello stituzionale venga designato un responsabile italiano del Dsm nei confronti dell’Ue, al  fine di superare gli aspetti di frammentazione e dare organicità e peso all’iniziativa nazionale”.