Per distribuire ai propri soci la partecipazione detenuta in RCS, FCA ha utilizzato una società, la Interim One, il cui unico scopo è appunto quello di procedere alla distribuzioni di queste azioni.

Alcuni soci non italiani di FCA hanno però manifestato a FCA la volontà di ricevere non le azioni RCS, ma il loro controvalore monetario, lasciando a Interim One il compito di venderle sul mercato e di distribuire il ricavato.
Per questo motivo, alla data in cui le azioni RCS sono state distribuite ai soci di FCA, Exor ha ricevuto la sua quota parte (poco meno del 5% del capitale), ma a livello della Giovanni Agnelli e C., l’Accomandita della famiglia Agnelli a cui fanno capo FCA e la controllante EXOR, la quota complessiva detenuta del capitale di RCS risultava maggiore: al 5% circa di EXOR si sommava cioè una percentuale di capitale RCS che era ancora in capo a Interim One, in attesa che la stessa Interim One concludesse la vendita di queste azioni sul mercato.
In sostanza si è trattato di un effetto ottico, che ha dato l’illusione di un inaspettato rafforzamento degli Agnelli su RCS, ma che in ogni caso è durato poco: già oggi, infatti, Interim One ha proseguito a vendere le azioni RCS e così ha fatto la stessa EXOR, la cui quota risulta ora di poco superiore al 2%. Entrambe le società proseguiranno con il processo di vendita delle rispettive quote nelle prossime settimane, fino al loro azzeramento previsto entro il mese di giugno.