Non solo ecommerce. Gli italiani fanno shopping mixando canali tradizionali e digitali. Ecco come cambia l’acquisto secondo uno studio Nielsen, Politecnico e Connexia

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La multicanalità è sempre più mobile, e gli Italiani sempre più eshopper. E’ il dato evidenziato da Shopping (R)evolution, nona edizione del Convegno dell’Osservatorio Multicanalità promosso da Nielsen, School of Management del Politecnico di Milano e Connexia, in sinergia con Hubility, tenutosi oggi presso l’Istituto Mario Negri di via la Masa, 19 a Milano.

La Ricerca 2016 ha evidenziato tratti di continuità importanti con il report 2015 e introdotto, al contempo, elementi nuovi, in grado di fornire alle aziende insight rilevanti e con valenza strategica per lo sviluppo futuro del loro business.

Si conferma la fotografia di un’Italia multicanale, dove il 60% della popolazione al di sopra dei 14 anni di età perfeziona il processo di acquisto attraverso un mix di touchpoint tradizionali e digitali e dove la multicanalità ha cessato di rappresentare un fattore occasionale o opzionale all’interno del customer journey: i comportamenti si sono evoluti e i consumatori italiani sono ormai abituati a vivere la rete in logica everywhere e in ottica seamless, ovvero come un ambiente unico composto da una molteplicità di canali cui attingere.

Al significativo cambiamento delle abitudini di consumo si accompagna un primo dato rilevante: il 63% degli Internet Users si connette a Internet da smartphone, un valore in crescita esponenziale rispetto al 2012 (+43 p.p.). Crescono anche gli utenti che utilizzano il tablet per accedere al web (+14 p.p. rispetto al 2012) e diminuiscono gli accessi da pc (-15 p.p. rispetto al 2012). In Italia l’era del mobile si conferma nella sua piena maturità.

Muta di conseguenza anche il ruolo giocato dal punto vendita fisico, non più e non solo touchpoint per la vendita diretta, ma anche punto di riferimento per il reperimento di informazioni, spazio per l’erogazione di servizi integrativi e ambiente privilegiato per la relazione brand – consumatore, fino a divenire, in taluni casi, luogo strategico in cui costruire percorsi esperienziali personali con la marca.

Oggi parliamo dunque di infoshopper e eshopper. Gli InfoShopper rappresentano tutti quegli individui che utilizzano touchpoint digitali unicamente per ottenere informazioni su prodotto e/o marca. Parliamo di 11 milioni di italiani, che formano il 35% degli Internet Users e si caratterizzano per il grado di “diffidenza” verso l’utilizzo del digitale per finalizzare transazioni online.

Gli eShopper sono invece tutti coloro che utilizzano la rete sia per informarsi sia per effettuare acquisti, che prediligono il web al punto vendita fisico e che, nel 2016, rappresentano 20,5 milioni di italiani, pari al 65% degli utenti internet.

“Dalla ricerca emerge un’Italia molto più evoluta e multicanale rispetto al percepito di aziende e istituzioni – commenta Cristina Papini, Director Nielsen – Per 31,5 milioni di italiani Internet è centrale nel proprio customer journey: ben 20,5 milioni – gli eShopper – lo utilizzano lungo tutto il path to purchase. Siamo a un punto di svolta nel quale il ruolo del digitale assume connotazioni e intensità diverse nelle varie categorie di prodotto e tra i segmenti di consumatori individuati. Se non stupisce che il 92% degli eShopper ha acquistato viaggi online e il 72% ha speso online oltre la metà, nell’abbigliamento e accessori – in cui l’aspetto sensoriale e l’auto appagamento sono elevati – troviamo un nutrito 66% di acquirenti Internet e un più contenuto 14% che sviluppa online oltre il 50% del valore. Individuare le ragioni e le modalità sulle quali fare leva per riprogettare l’esperienza offerta ai propri clienti lungo tutto il processo d’acquisto – online e offline – ridefinisce l’ingaggio tra marca e individuo costruendo una vera seamless experience”.