Cresce del 60% il tempo speso dagli americani sugli smartphone. E la metà di chi ha una tv ha sottoscritto abbonamenti a servizi di video streaming on demand. Ecco come cambia la dieta mediatica a stelle e strisce (INFOGRAFICHE)

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La tv continua a rappresentare la fetta principale della dieta mediatica degli americani, ma, anche se di qualche minuto, continua a diminuire il tempo che si spende davanti al piccolo schermo, a vantaggio dello schermo, ancora più piccolo, di smertphone e tablet. Questa l’evidenza che emerge dal report di Nielsen, secondo il quale nel primo trimestre del 2016 il tempo speso quotidianamente dagli americani di età superiore ai 18 anni usando smartphone è cresciuto del 60%, arrivando a 99 minuti al giorno.

Allo stesso tempo diminuisce dell’1% il tempo speso guardando la tv, davanti alla quale si passano 3 minuti in meno in media, passando dalle 4 ore e 34 secondi del primo trimestre 2015 alle 4 ore e 31 minuti di inizio 2016. Ma la perdita è ancora più evidente se si torna indietro al 2014, quando il tempo registrato era pari al 4 ore e 51 minuti.

Guardando agli altri mezzi, resta costante il tempo speso ascoltando la radio, che cresce di un minuto, passando da 1 ora e 51 del 2015 a 1 ora e 52 del 2016, come rimane costante il tempo speso su dvd e console. Cresce invece il tempo speso navigando sui pc, passato dai 48 minuti del 2015 ai 58 minuti del 2016.

 

Un altro dato interessante, notano diversi siti internazionali come Variety e il Wall Street Journal, riguarda poi la diffusione di servizi di tv on demand. Nello specifico nei primi tre mesi del 2016 un americano su due tra chi possiede un televisore ha sottoscritto un abbonamento a piattaforme come Amazon Prime, Netflix, Hulu Plus. Stando a quanto risulta, risulta raggiunta la medesima percentule di penetrazione di chi è propritario di un lettore Dvd (50% circa).