Il rilancio dei periodici, la creazione di nuovi giornali in Spagna e l’aumento dei ricavi dal ‘Giro d’Italia’ per la Gazzetta dello Sport. Le idee di Cairo per il futuro di Rcs

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Dopo l’ultimo rilancio di venerdì 1 luglio, che ha portato a una modifica nell’Ops con il concambio alzato da 0,16 a 0,17 azioni proprie per ogni titolo Rcs conferito, e la rinuncia alle condizioni della moratoria ‘Mac’ delle banche finanziatrici legata agli eventi straordinari come la Brexit, Urbano Cairo, in una intervista pubblicata su ‘La Stampa’ domenica 3 luglio, ha raccontato le sue idee per far ripartire il gruppo che edita Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport.

“Conto di arrivare a uno sviluppo dei ricavi significativo e a un Ebitda di 140 milioni nel 2017 che poi salirà a 170 milioni nel 2018”, ha detto, individuando l’area dei periodici come una di quelle in cui intervenire. “Ci sono grande potenzialità”, ha spiegato, citando come esempio il settimanale ‘Sette’, che “con un rinnovo ben fatto pottrebbe passare da 3 milioni di incassi pubblicitari a 10 milioni l’anno”, e ancora ‘Oggi’ e ‘IoDonna’.

Urbano Cairo (foto Primaonline.it)

“Anche iniziative dedicate aiuterebbero a crescere di più. Per citarne una, con una campagna pubblicitaria su La7 per il Corriere della Sera si potrebbe raggiungere un numero ben più interessante di lettori e quindi di risultati a fine anno”, ha aggiunto. Altri spazi di crescita Cairo li individua anche nelle attività della ‘Gazzetta dello Sport’, a cominciare dal Giro d’Italia, che “frutta solamente 25 milioni l’anno”, quota minima rispetto ai 110 milioni totalizzati dal Tour de France.

L’editore di La7 non trascura il mercato spagnolo, dove individua lo spazio per il lancio di tre nuovi giornali: un familiare, un femminile e un televisivo. “Potrebbero vendere da 150 a 200 mila copie a testa ogni anno per un fatturato che stimo tra gli 8 e i 10 milioni l’uno. In Spagna la diffusione delle riviste a 1 euro è ancora limitata. Per ora c’è un solo titolo, si chiama Pronto e da solo raccoglie ben 800 mila copie. Numeri che si potrebbero replicare con il lancio di nuove testate adatte a un pubblico alla ricerca di contenuti ad hoc”. ha aggiunto.

“Occorre attirare i lettori con contenuti che interessano alla gente, stimolando i giornalisti a essere più creativi”, ha concluso. “Tutto ciò va fatto senza aumentare i prezzi all’edicola. Anche perché oggi il concorrente dei giornali è Internet che al lettore costa zero euro ma che gli editori devono ben calibrare per evitare che cannibalizzi l’offerta cartacea”.