L’acquisizione del controllo di Rcs da parte di Cairo attraverso l’Opas “non determina la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza”. Questa la valutazione dell’Antitrust che ha deliberato così di non procedere all’istruttoria dell’operazione. Lo riporta il bollettino con le delibere della riunione dello scorso 6 luglio, ripreso dall’agenzia Ansa.
Secondo l’Antitrust “Nel panorama nazionale esistono, infatti, qualificati gruppi concorrenti quali il gruppo Mondadori, L’Espresso e Sole 24ore che già presentano analoghe caratteristiche in termini di varietà dell’offerta multimediale e che rappresenteranno un efficace vincolo concorrenziale per l’entità post merger”.

L’Autorità arriva alle stesse conclusioni anche per quello che riguarda le eventuali conseguenze nei mercati della stampa periodica che della raccolta pubblicitaria. “Da un esame complessivo della posizione delle parti è possibile escludere che l’operazione in esame sia idonea a determinare la costituzione di una posizione dominante sui suddetti mercati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza”.
In seguito all’operazione, il gruppo Cairo estenderà la propria attività anche su mercati contigui a quelli in cui già è attivo (ovvero sui mercati della stampa quotidiana a contenuto informativo e sportivo, sul mercato della raccolta pubblicitaria su stampa quotidiana, sui mercati della pay tv e dei canali tematici) ampliando il proprio portafoglio di offerta, ma “tale estensione dell’offerta multimediale non appare idonea a produrre effetti pregiudizievoli per la concorrenza”. “Nel panorama nazionale esistono, infatti, – sottolinea l’Antitrust – qualificati gruppi concorrenti quali il gruppo Mondadori, L’Espresso e Sole 24ore che già presentano analoghe caratteristiche in termini di varietà dell’offerta multimediale e che rappresenteranno un efficace vincolo concorrenziale per l’entità post merger”.