Un piano di sviluppo che rilanci il gruppo e i suoi giornali. Sono queste in sintesi le richieste che i Cdr di ‘Corriere della Sera’ e ‘Gazzetta dello Sport’ fanno a Urbano Cairo, azionista di riferimento di Rcs, che da poco ha anche assunto le cariche di ad e presidente.
Nei due comunicati pubblicati oggi sui giornali, oltre all’invito ad intervenire anche con investimenti, mettendo fine a dismissioni e “folli acquisti”, comun denominatore è il riferimento ai tagli, ai pensionamenti e ai sacrifici che giornalisti e poligrafici delle testate hanno dovuto affrontare negli ultimi anni, sacrifici e tagli che stridono se raffrontati con le cifre delle buonuscite riconosciute ai manager. Non ultimo, ricorda il Cdr della Gazzetta, quella attribuita all’ex ad Laura Cioli.
Ecco di seguito i testi dei due comunicati:
Il Cdr della Gazzetta dello Sport
Due giorni fa Urbano Cairo, da alcune settimane azionista di maggioranza della Gazzetta dello Sport, ha assunto le cariche di Presidente e Amministratore delegato del gruppo Rcs. I giornalisti della Gazzetta, che negli ultimi anni hanno conosciuto i prepensionamenti, la cassa integrazione, i contratti di solidarietà, si aspettano che il nuovo editore – un editore puro a capo di Rcs – dia finalmente quella sterzata che serve, in termini di investimenti e di sviluppo. Basta con le campagne acquisti folli (la purtroppo celebre zavorra milionaria di Recoletos), basta con le dismissioni a basso costo (l’edificio di via Solferino e la Libri), basta con le paghe milionarie dei manager (non ultimo l’ingegner Laura Cioli, a.d. sino a mercoledì mattina, liquidato con un ricco assegno da 3,75 milioni di euro), basta con i tagli indiscriminati (che colpiscono sempre giornalisti e impiegati).
In questi mesi si è parlato della centralità della Gazzetta e del Giro d’Italia nel piano di rilancio di Rcs: benissimo, noi siamo pronti. La Gazzetta, con i suoi 120 anni appena compiuti e la sua autorevolezza, è pronta a fare ancora di più, a giocare il suo ruolo nella partita che dovrà riportare in alto il gruppo. Per questo motivo abbiamo chiesto un incontro, nel più breve tempo possibile, al presidente Cairo. Lui stesso, che ieri ha visitato la redazione di Milano e ha voluto conoscere uno per uno giornalisti e poligrafici del quotidiano più letto in Italia, l’unico riconosciuto in ogni parte del mondo, ha detto qualche giorno fa «prima si comincia meglio è». Noi siamo d’accordo con lui: ricominciamo, ricominciamo subito e in modo diverso. Noi ci metteremo autonomia, credibilità e autorevolezza, ovvero i tre principi cardine della redazione e della direzione della Gazzetta. Dal nuovo presidente ci aspettiamo un piano di sviluppo che abbia la Gazzetta dello Sport sempre al centro.
Il Cdr del Corriere della Sera
Da mercoledì il nuovo proprietario del Corriere della Sera, Urbano Cairo, ha assunto la guida della società con l’incarico di presidente e amministratore delegato. Per la prima volta da tanti anni il giornale ha un unico azionista di riferimento, ed è un editore. I giornalisti del Corriere della Sera attendono un rapido e forte piano di sviluppo della testata e dell’intero gruppo. Il Corriere è da anni in stato di crisi, ha attraversato più ristrutturazioni, è stato prima appesantito da acquisizioni sbagliate e poi impoverito da una lunga serie di dismissioni, cui non sono seguiti gli investimenti necessari alla crescita. Anni in cui sono stati i giornalisti, i poligrafici e i dipendenti a tenere a galla la società, e a difendere l’autorevolezza e il prestigio del giornale con costante senso di responsabilità e molti sacrifici, a fronte dei quali suscitano ancora perplessità le buonuscite ai manager. Sappiamo di essere una risorsa importante, non chiediamo altro che un piano di sviluppo che ne sappia valorizzare il potenziale.