“Ora siamo ancora più solidi”. Ad affermarlo Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, in un colloquio col Sole 24 Ore a proposito della cessione del Milan ai cinesi di Sino-Europe Investment Management Changxing. Una “decisione molto difficile” per il padre, ha spiegato, senza aggiungere altro a quanto già affermato da lui nelle ore successive alla firma del contratto preliminare, ma che “avrà un impatto molto positivo” sul gruppo.
“Da una parte i 740 milioni che incasseremo andranno a migliorare ulteriormente una situazione finanziaria già invidiabile”, ha detto la manager, ricordando come dall’altro lato non si dovrà più affrontare esborsi con “picchi di 100-150 milioni annui”.

I pilastri che reggeranno l’attività di Fininvest continueranno a restare le tre storiche aree di business: Mediaset, Mondadori e Banca Mediolanum, ha aggiunto, facendo anche una disamina più generale sulla situazione del gruppo. Per quanto riguarda Mediaset, “che è ovviamente l’asse portante del gruppo Fininvest, la tv generalista va bene e la pubblicità torna a crescere, smentendo i profeti di sventura che davano per prossimo alla fine questo modello di business”, sottolinea Marina Berlusconi. “Oggi ci sentiamo ancora più forti di prima nell’affrontare la sfida con Vivendi, sia perché abbiamo ragione da vendere, sia perché possiamo contare su tutte le energie e tutta la solidità necessaria per far valere al meglio le nostre ragioni”.
“La tv generalista va bene e la pubblicità torna a crescere, smentendo i profeti di sventura che davano per prossimo alla fine questo modello di business”, ha detto parlando di Mediaset, da lei definito “l’asse portante del gruppo”. E sul fronte aperto con i francesi di Vivendi dopo il passo indietro delle scorse settimane nell’accordo per Premium, non ha nascosto la determinazione del Biscione: “oggi ci sentiamo ancora più forti di prima nell’affrontare la sfida”, ha ribadito, “sia perché abbiamo ragione da vendere, sia perché possiamo contare su tutte le energie e tutta la solidità necessaria per far valere al meglio le nostre ragioni”.
“Mondadori è tornata all’utile e prevede risultati in significativa crescita nei prossimi anni, genera cassa, diciamo tra i 40 e i 50 milioni l’anno, con cui ha finanziato le sue acquisizioni, dai libri Rizzoli al digitale di Banzai Media”, ha detto parlando del gruppo di Segrate di cui è presidente.
La conclusione su Banca Mediolanum: “i numeri eccellenti li avete visti tutti”, ha chiosato.