All’indomani della presentazione dei suoi ultimi gioiellini, Apple ha deciso di non pubblicare più come in passato i dati di vendita dell’iPhone nel primo week-end di lancio sul mercato. La multinazionale di Cupertino ha svelato i dati di lancio dei nuovi iPhone negli ultimi otto anni. L’anno scorso, per esempio, ha venduto 13 milioni di iPhone 6s e 6s Plus nei primi tre giorni di disponbilità, il 30% in piu’ rispetto alle analoghe vendite dell’iPhone 6 nel 2014.
Analisti e investitori hanno sempre osservato attentamente i dati per verificare l’entusiasmo degli appassionati per le nuove versioni del Melafonino. Da Cupertino hanno però fatto presente come ormai siano meno rilevanti rispetto al passato. “Ora siamo ad un punto in cui sappiamo che prima di prendere la prima prenotazione ci sarà il tutto esaurito per l’iPhone 7”, ha affermato l’azienda in una nota, ripresa dall’agenzia DowJones. “Le vendite iniziali saranno regolate dall’offerta, non dalla domanda, e abbiano deciso che non è più un parametro rappresentativo per i nostri investitori e clienti”.

Infatti, anche se gli ordini iniziali per gli iPhone 6s e 6s Plus hanno superato quelli della versione precedente, lo slancio non è stato confermato con le vendite successive. Apple non fornisce dati commerciali per ogni singolo modello, ma le vendite dell’iPhone sono calate negli ultimi trimestri a dimostrazione di una progressiva saturazione del mercato.
Un’altra ragione alla base dell’assenza di rilevanza nel confronto dei dati e’ rappresentata da diverso numero di mercati presidiati al momento del lancio. Gli iPhone 7 e 7 Plus saranno infatti disponibili per le prenotazioni in 28 Paesi a partire da oggi, piu’ del doppio rispetto ai 12 mercati in cui e’ stata inizialmente lanciata la versione 6s l’anno scorso.