”Chiamare in causa l’Anac e Raffaele Cantone su questioni procedurali relative alle nomine Rai comporta il rischio di ingenerare nell’opinione pubblica la convinzione che la corruzione stia dilagando a Viale Mazzini. Per questo credo indispensabile fare la massima chiarezza sulle nomine segnalate dall’Anac definendo al più presto le responsabilità in materia.
Nessuna di esse comunque può essere addebitata al consiglio di amministrazione che ha approvato il piano della trasparenza (cosiddetto piano anticorruzione, ndr) ma non è stato mai coinvolto in
alcun modo nella sua applicazione e quindi nell’eventuale job posting”. Lo ha detto all’Adnkronos il consigliere Rai, Arturo Diaconale.
