Soddisfazione generale per l’approvazione del Ddl editoria. Giunco, presidente Associazione Tv Locali: bene, ora decreti attuativi; Greco, presidente Anes: adesso tempi brevi e attenzione al credito di imposta sulla pubblicità per i piccoli editori

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“L’estensione dei benefici fiscali agli investitori pubblicitari sulle TV (e radio) locali finalmente ci equipara agli altri mezzi e può dare ossigeno a un comparto in difficoltà. E’ un risultato positivo reso possibile grazie all’impegno costante dell’Associazione in ogni fase dell’iter legislativo”. Lo afferma Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione Tv Locali, aderente a Confindustria Radio Televisioni.

Maurizio Giunco (foto Olycom)

“Quanto al Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione – prosegue – prevederà la riserva fino a un massimo di 50 milioni a favore delle emittenti televisive (e radiofoniche) locali, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016, che andranno ad aggiungersi alle risorse già da tempo stanziate. Ora il Governo deve procedere rapidamente con i decreti legislativi di attuazione che dovranno in primo luogo ridefinire la disciplina dei contributi e in particolare la previsione di misure per il sostegno agli investimenti, vitali per il futuro dell’emittenza locale”.(ANSA)

Anche ANES esprime particolare soddisfazione per l’approvazione del Disegno di Legge per la riorganizzazione del settore editoriale, che ha recepito i lavori di oltre un anno del Tavolo indetto da Luca Lotti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria.

“Abbiamo apprezzato modalità e tempi del lavoro svolto in questi mesi nell’iter parlamentare – dichiara il Presidente Antonio Greco – tuttavia, ora ci aspettiamo che nell’esercizio della delega assegnata al Governo vengano adottate le misure discusse durante gli incontri tra le Parti, con particolate riferimento al prospettato credito di imposta sulla pubblicità a beneficio soprattutto dei piccoli editori, che storicamente non rientrano nella platea dei destinatari dei contributi diretti”.