E’ nata Cpa Case di produzione associate. Come riporta una nota, i soci fondatori sono dodici case di produzione audiovisive pubblicitarie che rappresentano la maggioranza del mercato italiano del settore.
L’industria della produzione audiovisiva pubblicitaria è cambiata molto negli ultimi anni. Oggi si tratta di un settore solido con caratteristiche nuove, indotte da un mercato in una costante fase di mutazione e di respiro internazionale.
Proprio con l’obiettivo di una maggiore efficacia nel governare questa evoluzione le case di produzione che hanno costituito Cpa si sono date obiettivi molto concreti già a breve termine, per lo sviluppo e la tutela di tutto il settore.
L’intento è quello di dare un nuovo impulso alla produzione audiovisiva pubblicitaria, condividendo e ottimizzando tra gli associati le conoscenze e la collaborazione.
Un punto focale è il richiamo all’etica, con l’elaborazione di un regolamento che consenta di lavorare in sicurezza, fornendo ai clienti qualità e innovazione. nel rispetto dei ruoli che caratterizzano l’articolata filiera della comunicazione e del marketing.
In questo contesto tra gli obiettivi c’ è la volontà di arrivare a una sintesi condivisa sulla struttura dei contratti con i clienti e sulle modalità di realizzazione dei preventivi.
Tra gli obiettivi dell’associazione anche un occhio alla formazione dei nuovi professionisti con la creazione di stage all’interno delle strutture aderenti.
Cpa intende cooperare con l’associazione europea delle case di produzione per confrontarsi e condividere in ambito internazionale la straordinaria esperienza e competenza italiana.
Il consiglio direttivo di Cpa è composto dal presidente Giannino Bettazzi e dai consiglieri Giovanni Bedeschi, Luca Fanfani e Stefano Quaglia.
Le case di produzione aderenti sono:
Akita, Bedeschifilm, BRW Filmland, Enormous, Filmmaster, H films, Karen, Mercurio, NCN, TheBoxfilms, Think Cattleya, The Family.