Una nuova trasmissione al posto di ‘Affari tuoi’ a partire da fine marzo su Rai1. E’ una delle novità del palinsesto per la seconda parte della stagione della Rai esaminato nel corso del consiglio di amministrazione di Viale Mazzini svoltosi il 19 ottobre. Tra le novità in arrivo il programma pomeridiano di Bianca Berlinguer in onda dal 26 ottobre alle 18.25 su Rai3, che si chiamerà #CartaBianca e all’inizio dell’anno prossimo avrà anche un’appendice in seconda serata. Politics resta per il momento in palinsesto, ma dopo il referendum si deciderà se confermarlo o se cambiare formula. La serata del martedì di Rai3 dovrebbe comunque continuare ad essere dedicata all’informazione.

Il lunedì, invece, arriverà dopo Presadiretta o Report (che si alterneranno come sempre) un nuovo programma sportivo. Su Rai1 torna la saga di Montalbano, mentre su Rai2 per San Valentino è in programma la serata speciale ‘Diversamente amore’, dedicata ai disabili. La rete ammiraglia ospiterà ovviamente il Festival di Sanremo, seguito dal Dopofestival, e conferma i programmi del day time (da La prova del cuoco a Tempo è denaro, fino a La vita in diretta). Su Rai2 spazio a I fatti vostri, Detto Fatto, Nemo, Boss in incognito, Gli sbandati, Made in Sud, Voyager. Rai3 conferma Elisir, Chi l’ha visto, Che tempo che fa e dal lunedì al venerdì da febbraio lancia Pif, con dieci minuti per raccontare una storia: titolo provvisorio Un mondo a parte. In programma anche gli speciali di Marco Paolini, Ezio Bosso e i documentari Vite coraggiose sui piccoli malati di tumore ricoverati al Bambini Gesù. Gazebo si sposta dal venerdì a giovedì.
Parlando di Politics, i consiglieri, tra i quali, segnala Ansa, erano assenti Guelfo Guelfi e Paolo Messa, che si è collegato telefonicamente, hanno ribadito la volontà di seguire passo dopo passo la formulazione del progetto, delineando la nuova organizzazione e la redistribuzione delle forze nel rispetto degli obblighi che scaturiranno dalla nuova convenzione, il cui rinnovo è slittato al 31 gennaio grazie al ddl editoria. Nello specifico si è discusso anche dell’andamento non positivo degli ascolti del programma condotto da Semprini. In particolare Diaconale avrebbe sottolineato che il programma è un esempio di squilibrio e insuccesso, spiegando che in sei puntate non è stato invitato nessun esponente del mondo del centrodestra. Il consigliere ha quindi chiesto che si costituisca un comitato che si occupi di informazione e che monitori il lavoro che si sta facendo per realizzare il piano informativo, atteso ormai da otto mesi. Il dg ha spiegato che sono stati lanciati 42 nuovi programmi e che l’andamento complessivo è positivo. Anche gli ascolti non brillanti di Dieci cose, il nuovo programma di Walter Veltroni, sono stati oggetto di esame. Secondo la direzione generale si tratta di un esperimento coraggioso che potrà essere giudicato solo a ciclo concluso, al termine delle quattro puntate previste. Nel corso del cda è stato anche sottolineato l’andamento soddisfacente degli ascolti dei telegiornali e sono stati diffusi i dati del Qualitel, basati su 7mila interviste: il voto da 1 a 10 espresso è 7,8 (in crescita di 0,3 punti rispetto alla passata rilevazione).
Nel corso dell’assemblea è stato anche approvato all’unanimità l’andamento gestionale del Gruppo Rai nel primo semestre del 2016, illustrato dal direttore generale Antonio Campo Dall’Orto. Il Bilancio del Gruppo Rai chiude con un utile netto pari a 33,4 milioni di euro. L’utile ante imposte è stato pari a 49,1 milioni di euro, che si rapporta ad una perdita di 27,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2015, con un miglioramento quindi di 76,6 milioni di euro, incremento ancora più significativo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno se si tiene conto che nel corso del semestre sono stati investiti 57,4 milioni di Euro per i diritti relativi ai Campionati Europei di Calcio e 6 milioni di Euro per lo sviluppo di Rai Play.
Il periodo in esame, ricorda una nota di Viale Mazzini che illustra i dati, è stato caratterizzato dall’avvio della progressiva attuazione del Piano Industriale 2016-2018, che ha come principale obiettivo il pieno sviluppo del ruolo di Rai come Servizio Pubblico universale. Tre i fattori che hanno determinato il significativo miglioramento della performance economica: le maggiori risorse pubbliche derivanti dalla nuova modalità di riscossione del canone ordinario; la significativa crescita della raccolta pubblicitaria; la politica di contenimento dei costi. In particolare i ricavi da canone – sulla base dei dati della riscossione, ancora in corso – sono pari a 930,7 milioni di euro, in crescita del 14,1%; i ricavi pubblicitari ammontano a 374,7 milioni di euro, con un incremento del 10,2%; gli altri ricavi registrano una crescita del 5,5% a 99,8 milioni di euro. L’ammontare complessivo dei ricavi è di 1.405,2 milioni di Euro rispetto ai 1.250,7 milioni di euro del 2015, con un incremento del 12,4%.
Per quanto riguarda l’intero esercizio 2016 – sia in funzione della diversa concentrazione dei ricavi e dei costi tra i due semestri sia della prosecuzione degli investimenti in prodotto e tecnologie – la stima ragionevolmente formulabile, tenendo anche conto delle tendenze di mercato, evidenzia un risultato d’esercizio in sostanziale pareggio. Tale risultato, a meno del verificarsi nel secondo semestre di eventi straordinari allo stato non prevedibili, è in linea con le ipotesi di budget. Viale Mazzini segnala ancora che la Capogruppo – per effetto delle medesime dinamiche di carattere economico-finanziario descritte per il Gruppo – riporta nel semestre un utile netto pari a 66,2 milioni di Euro contro quello di 7,2 milioni di Euro registrato nell’analogo periodo dell’esercizio precedente.
Buone le performance relative agli ascolti televisivi. Nonostante l’aumento dell’offerta generalista televisiva, Rai rafforza la propria leadership sia in prima serata (39,4% di share) sia nell’intera giornata (37,4% di share). Significativi anche i risultati delle attività digitali dei primi sei mesi, premessa che ha portato al lancio – a settembre – della nuova piattaforma Rai Play. Il dg ha inoltre presentato le linee di intervento per l’adozione del Qualitel che prevede la valutazione della qualità percepita dei programmi sulla base di un Panel minimo di 5000 persone chiamate a valutare i singoli programmi a ridosso della messa in onda, esprimendo un indice di gradimento a somiglianza di quanto avviene con l’Appreciation Index già utilizzato dai Servizi pubblici di altri Paesi Europei.