Apple ha registrato nel quarto trimestre il primo calo dei ricavi degli ultimi 15 anni ma è riuscita comunque a battere le attese degli analisti e soprattutto ha indicato un pronto ritorno alla crescita già negli ultimi tre mesi dell’anno grazie alle performance dell’iPhone 7. La multinazionale di Cupertino è diventata grazie agli iPhone la società a maggior capitalizzazione di mercato al mondo, ma negli ultimi tempi la sua formula del successo ha iniziato a palesare le prime crepe a causa delle vendite poco brillanti dei modelli 6S e del rallentamento generale del mercato degli smartphone. E a dimostrarlo, sottolinea l’agenzia DowJones, è proprio il quarto trimestre dell’esercizio fiscale al 24 settembre, chiuso per la terza volta consecutiva con un calo sia dei ricavi che dei profitti.

L’utile netto è infatti sceso del 19% a 9 miliardi di dollari, per un Eps in calo da 1,96 dollari a 1,67 dollari. L’utile per azione si è però rivelato ancora una volta superiore alle attese visto il consenso degli analisti elaborato da Thomson Reuters lo prevedeva a 1,65 dollari. I ricavi sono invece calati del 9% a 46,9 miliardi ma il fatturato trimestrale non comprende ancora il contributo del nuovo iPhone 7 lanciato sul mercato proprio alla fine del periodo. Nel quarto trimestre l’iPhone ha rappresentato il 63% dei ricavi nonostante le vendite siano calate di 2,5 milioni di esemplari a 45,5 milioni.
Tuttavia Apple conta sugli ultimi tre mesi dell’anno contraddistinti dalla stagione dello shopping natalizio e sulla piena disponibilità dei nuovi iPhone per tornare alla crescita. I ricavi sono attesi tra 76 e 78 miliardi, a fronte dei 75,9 miliardi del pari periodo dell’anno scorso e dei 74,9 miliardi previsti dagli analisti. Apple prevede inoltre un margine lordo tra il 38% e il 38,5%, a fronte del 38% del trimestre appena concluso.
“Torneremo alla crescita nel trimestre nonostante le carenze sul fronte delle forniture che stiamo attualmente affrontando”, ha spiegato l’amministratore delegato Tim Cook sottolineando “la risposta senza precedenti del mercato per il nuovo iPhone 7 come dimostrato da tempi di attesa arrivati fino a otto settimane”. Cook ha fatto presente anche i miglioramenti della divisione servizi, che comprende Apple Music, iTunes e App Store, che ha visto i ricavi salire del 24% a/a con Apple Music in crescita del 22%.
Altri prodotti però hanno lanciato segnali di debolezza. Le vendite dei pc Mac sono scese del 17% anche se a breve saranno presentati nuovi modelli, mentre la categoria altri prodotti, che include Apple Watch, ha subito una contrazione dei ricavi del 22%.
Apple rimane comunque la società più redditizia degli Stati Uniti se non del mondo con profitti annuali per 45,7 miliardi e una liquidità in cassa di 237,6 miliardi, in ulteriore aumento rispetto ai 231,5 miliardi di un anno fa. In ogni caso, per i prossimi mesi le aspettative di ritorno alla crescita non è escluso che possano beneficiare anche dei problemi della diretta concorrente Samsung, costretta a ritirare dal mercato il Galaxy Note 7 per il rischio di esplosione della batteria.