Anche la redazione di Radio 24 sfiducia (a larga maggioranza, 78%) il direttore Roberto Napoletano. Il Cdr al nuovo ad Moscetti: i giornalisti vero capitale di un’editrice

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Ecco il testo della nota dei Cdr di Sole 24 Ore, Radiocor Plus e Radio24, pubblicata oggi sul quotidiano di Confindustria, dopo la giornata di sciopero e la nomina del nuovo ad Franco Moscetti:

“È stato un silenzio informativo di tutta la galassia Sole 24 Ore: prima il sito senza aggiornamenti, poi il giornale che ieri non è stato in edicola mentre gli abbonati dell’agenzia Radiocor Plus non hanno ricevuto il notiziario sui loro terminali,i quotidiani verticali sono rimasti fermi e gli ascoltatori di Radio 24 (la cui redazione ha espresso ieri la sfiducia al direttore con il 78% dei voti, dopo il voto di sfiducia con il 75% da parte del quotidiano) non hanno seguito la normale programmazione. I giornalisti di tutte le redazioni del Gruppo 24 Ore hanno infatti proclamato una giornata di sciopero per protestare contro le inaccettabili dichiarazioni del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha annunciato un piano «lacrime e sangue» per i dipendenti come rimedio per anni di gestione fallimentare.

Roberto Napoletano, direttore del ‘Sole 24 Ore’ (foto Olycom)

Abbiamo inoltre giudicato insufficienti le risposte ricevute durante l’assemblea degli azionisti alle 10 domande che avevamo pubblicamente rivolto a Confindustria sulle pagine del giornale. Le nostre ripetute segnalazioni avevano dimostrato negli anni che i giornalisti avevano consapevolezza degli errori gestionali. Gli stessi errori che oggi si sono resi palesi nelle loro conseguenze sui risultati finanziari. È paradossale che la risposta a tutto questo non sia un’assunzione di responsabilità ma la riproposizione della scorciatoia stantia dei tagli occupazionali, una ricetta che non può essere efficace rispetto alla gravità del momento.

Al nuovo amministratore delegato Franco Moscetti nominato ieri dal consiglio di amministrazione,i migliori auguri per il lavoro impegnativo che lo attende. Vogliamo ricordare che qualsiasi ipotesi di rilancio, ogni progetto di piano industriale, non potrà che passare dalle diverse professionalità delle redazioni, dalla loro valorizzazione, dalla loro centralità. Sono i giornalisti a rappresentare il vero capitale di un’azienda editoriale, al servizio di nessuno, solo dei lettori.”