Donald Trump come Silvio Berlusconi. A tracciare un parallelismo tra il presidente eletto degli Stati Uniti el’ex premier italiano è il quotidiano britannico ‘Guardian’ che, in un lungo articolo, descrive i punti in comune, dalle idee politiche alla storia personale e agli aspetti caratteriali dei due miliardari prestati alla politica, concludendo che “nessuno più degli italiani potrà capire meglio lo sgomento e la desolazione dei liberali americani di fronte a un presidente come Trump”. Un concetto condensato nel titolo eloquente dell’articolo: “Se Berlusconi è come Trump, l’Italia cosa può insegnare all’America?”.
Il servizio – riporta AdnKronos – , ripercorrendo il ‘ventennio’ politico di Berlusconi, in qualche modo mette in guardia dai rischi che gli Stati Uniti corrono e sui quali sarebbe bene riflettere in tempo per non ripetere gli errori fatti in Italia. A partire da cosa gli oppositori di Berlusconi – leggi la sinistra ma anche i media – “non sono riusciti a fare” in quegli anni.
Per anni, il comportamento dell’ex Cavaliere – si legge – è stato un vero e proprio regalo agli oppositori politici e ai giornalisti, che hanno avuto campo libero per ridicolizzarlo o attaccarlo. Ma in ultimaanalisi, non hanno dimostrato di essere capaci di un’opposizione efficace. Non hanno fatto altro che dire “è un orrore, è un disastro”,hanno riso, condannato, stigmatizzato, ridicolizzato tutto, senza peròessere capaci di capire cosa volevano realmente gli elettori del centrodestra, e senza riuscire ad intercettare i loro bisogni.
Da qui il parallelismo con Trump, che non ha mai fatto mistero del suo disprezzo per i media, dopo aver promesso in campagna elettorale di rivedere le leggi sulla diffamazione per rendere più facile citare in giudizio per danni giornali e tv, additando tra gli altri il New York Times, la Cnn, e il Washington Post. E promettendo candidamente: “Se diventerò presidente, andrete incontro a questi problemi”.
L’ascesa di Berlusconi in Italia – si legge sul Guardian – è stata inesorabilmente legata al suo controllo dei media. Egli non solo ha esercitato influenza sui mezzi di comunicazione controllati dallo Stato attraverso il suo ruolo di primo ministro, ma attraverso il proprio impero mediatico.
Dopo aver ripercorso alcuni degli episodi più eclatanti del rapporto di Berlusconi con i media, come l’ormai famoso ‘editto bulgaro’ del 2002, la ‘lezione’ italiana per gli Usa (riassunta bene in un sottotitolo) è: “giornalisti diffidate delle complicità”.
E ancora, si affronta il capitolo ‘Berlusconi e le donne”, altro aspetto che avvicina l’ex Cav. a Donald Trump. Vengono ripercorsi il Rubygate, il ‘bunga bunga’, le sue battute sulle donne “trattate come oggetti sessuali”, le barzellette e “la nomina di una ex modella e showgirl come ministro delle Pari opportunità”. Di pari passo si citano “l’ossessione di Trump” per le donne, le accuse di molestie sessuali e aggressioni che hanno caratterizzato la campagna elettorale. Ma poi si ricorda che in Italia c’è stata una forte reazione, un “risveglio di tante donne”, nel paese che erano state assenti per anni anche su questioni femminili importanti. Anche in questo caso il monito per gli Usa è “contro il sessismo quotidiano, preparate una nuova rivolta femminile”.
Altro tema importante, le relazioni di Berlusconi durante i suoi anni di leadership politica “con la chiesa cattolica romana” che – secondo il Guardian – è stato “un tacito accordo che lo ha aiutato a mantenereil potere”. I vescovi italiani guardavano da un’altra parte e non hanno criticato quello che altrimenti sarebbe stato ritenuto un comportamento ritenuto meno che cristiano, a patto che Berlusconi li aiutasse nella loro agenda legislativa, tra cui lo stop alle unioni gay, le limitazioni ai trattamenti di fecondazione assistita, per citarne alcune.
Allo stesso modo, il tre volte sposato Trump – che non ha mai parlato in modo chiaro e convincente della sua fede religiosa – ha avuto il sostegno di quattro evangelici bianchi su cinque, in gran parte fondato sulla loro speranza che Trump avrebbe eletto giudici conservatori anti-aborto alla Corte Suprema. Anche se ha ricevuto scarsa attenzione, Trump ha anche promesso di abrogare il divieto 1954che impedisce alle organizzazioni esenti dalle tasse, come le chiese, di essere coinvolti nella politica, un cambiamento che darebbe alle chiese un ruolo ancora più potente nella politica americana. Da qui l’interrogativo: “La destra religiosa: un’alleanza diabolica?”.
Infine il capitolo dal titolo “Berlusconi e la legge, un precedente preoccupante”, in cui si mettono in relazione i problemi giudiziari che riguardano Trump (dalle accuse di molestie a quelle di frodi fiscali) e quelli che hanno accompagnato il premierato di Silvio Berlusconi, dalle accuse di fare leggi personam alle sue accuse rivolte ai giudici considerati “toghe rosse” “magistrati comunisti noneletti da nessuno”.
Trump dal canto suo entra alla Casa Bianca dopo l’affaire del mailgate che ha coinvolto Hillary Clinton, in cui si è sospettato sia stato ‘aiutato’ dal direttore dell’FBi, James Comey, nel suo ultimo annuncioa sorpresa di riaprire il caso a 11 giorni dalle elezioni. Trump ha anche cercato di ritardare un processo per frode civile riguardante una delle sue aziende a dopo il suo nsediamento.Come Trump, l’ascesa di Berlusconi – si legge ancora sul Guardian – è stata alimentata dal suo atteggiamento anti-immigrati, in particolare contro i rom e, più tardi, i migranti. Nei suoi ultimi anni in carica,le defezioni da Forza Italia lo hanno costretto a guardare sempre più all’estrema destra per tenere salda la coalizione, costringendolo in sostanza ad andare a braccetto con la xenofoba Lega Nord, che ha chiesto l’espulsione dei migranti. Una dinamica simile – avverte il Guardian – potrebbe presto verificarsi negli Stati Uniti.
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