Un superman a Roma

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Sergio Rizzo, firma di punta del ‘Corriere della Sera’, spiega perché  ha accettato la proposta del direttore Luciano Fontana di assumere la responsabilità della cronaca di Roma del quotidiano.

“Io pentito? Ma neanche per idea”, dice Rizzo a ‘Prima Comunicazione’. “È il lavoro che forse ci voleva per mettere a frutto le esperienze che, in tutti questi anni, ho accumulato. Anzi, sai cosa ti dico? Anche i miei colleghi ‘senatori’ che stanno nei giornali da trent’anni e che ora prendono lo stipendio per scrivere articolesse dovrebbero fare la stessa cosa. Ecco, penso che sarebbe giusto che, invece di starsene seduti comodi comodi sulla poltrona, dovrebbero tirarsi su le maniche e pensare a trasmettere ai giovani tutto quel che hanno imparato di questo mestiere”.

Sergio Rizzo (foto Olycom)
Sergio Rizzo (foto Olycom)

“È una casta fatta di personaggi che, anche ai massimi livelli, brilla per la sua mediocrità”. Afferma Rizzo a proposito delle caste che ora spadroneggiano a Roma. “Se è mediocre la casta nazionale, quella romana è la peggiore di tutte, perché è proprio in questa città che i partiti tradizionali si sono ridotti a essere soltanto comitati d’affari. La verità è che Roma è ancora una città papalina dove non è mai riuscita a mettere radici la borghesia illuminata e produttiva che c’è invece a Milano. Una volta era il marchese del Grillo a dettar legge sotto il cupolone. Oggi sono i palazzinari. Come è anche incredibile che una Capitale europea come questa abbia avuto tanti sindaci di così basso profilo. Le eccezioni, in decenni di sindacatura, si contano sulle dita di una mano”.

 

L’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 477 – Novembre 2016

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