Con Radio Freccia, on air da poche settimane, Lorenzo Suraci arriva a possedere tre network nazionali come Mondadori e Gruppo Espresso, i big che hanno alzato l’asticella della competizione in un comparto in crescita. “Con i 7 milioni di ascoltatori di Rtl 102.5, la più ascoltata d’Italia, il milione di radio Zeta l’italiana e adesso Freccia mettiamo insieme un bel po’ di ascoltatori e tre format originali che commercialmente possono fronteggiare bene la concorrenza”.

On air dal 28 ottobre, Radio Freccia è stata progettata questa estate dopo che – spiega Lorenzo Suraci a ‘Prima comunicazione’ – “a tre giorni dalla firma, Mediaset ha fatto saltare l’acquisizione di R101 che avrei trasformato in un network di musica italiana”.
Radio Freccia è un’emittente musicale dedicata al rock con una conduzione ispirata alle prime emittenti private. “È una radio antica che riscopre l’aspetto artigianale della conduzione, dove chi va davanti al microfono dà vita a un suo mondo e lo gestisce in autonomia”, racconta l’editore.
Per metterla in piedi, Suraci ha acquisito 136 impianti e la concessione nazionale di Radio Padania. “Sapevo che era un’emittente comunitaria, e abbiamo dovuto trovare le modalità per non rimanere inchiodati ai limiti che la legge impone a quel tipo di concessione”. Programmi originali autoprodotti per almeno il 30% delle trasmissioni giornaliere e non più del 10% di pubblicità per ogni ora di diffusione. Confini stretti per un editore commerciale. “Guardo il lato positivo”, spiega Suraci a ‘Prima’, “meno spot significa più attenzione e quindi più valore”.
L’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 477 – Novembre 2016