“L’acquisto di azioni Mediaset da parte di Vivendi, non concordato preventivamente con Fininvest, non può essere considerato altro che un’operazione ostile”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi in una nota, commentando il tentativo di scalata.

“Abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi”, ha aggiunto Berlusconi, riferendosi alla quota detenuta da Fininvest in Mediaset (intanto Vivendi è salita al 20%). “C’è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori”.
“Vivendi ha avuto l’opportunità, con l’accordo strategico firmato nello scorso aprile, di avviare con Mediaset una collaborazione che si preannunciava proficua per entrambi i gruppi”, precisa Berlusconi. “Purtroppo, questo accordo è stato disconosciuto da Vivendi nei modi e con le conseguenze anche giudiziarie che sono note. Non è certo questo il miglior biglietto da visita che Vivendi possa esibire nel riproporsi come azionista industriale della società”.
In seguito è intervenuto sulla vicenda anche il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, concordando sulla natura “ostile” della scalata, convinto che per Vivendi non si tratti del modo più appropriato di procedere “per rafforzare la propria presenza in Italia”.

Gli gli investimenti stranieri sono benvenuti in Italia, secondo Calenda, ma Mediaset opera in “un campo strategico” quindi “il modo in cui si procede non è irrilevante. Mi pare che questo principio sia in Francia ampiamente riconosciuto e assertivamente difeso”.
Premesso “l’assoluto rispetto per le regole di mercato”, rileva Calenda, “il governo monitorerà con attenzione l’evolversi della situazione”.
“Sarà dura, ma ci difenderemo”, dalla “scalata di Vivendi”. A dirlo il presidente Mediaset, Fedele Confalonieri, incontrando alcune redazioni del gruppo per gli auguri. “Non sarà facile”, ha affermato, segnalando che “le aziende francesi tendono alla cannibalizzazione”.

Mediaset dovrà abituarsi non solo a guardare alla “concorrenza esterna”, ha concluso Confalonieri, ma anche alla “concorrenza interna”. Sarà necessario guardarsi da quello che “succede nei corridoi”.
“E’ una grande azienda, dovremo studiare come governo azioni che possano mettere in sicurezza patrimonio italiano, è scalata ostile, mi pare, serve grande responsabilità restando all’interno del rispetto delle regole del mercato”. Così Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, nella registrazione di ‘Porta a Porta’, in onda questa sera.