Dopo le polemiche scoppiate per la presenza di notizie false sui social media, mossa di Facebook per cercare di limitarle. Come? Attraverso le segnalazioni degli utenti, che avranno l’opzione di cliccare sul lato destro della storia se non la ritengono veritiera, e avvalendosi anche dell’ausilio di un software per individuare le fake news trainanti. Le segnalazioni passeranno poi nelle mani di un consorzio di giornalisti per essere verificate. Le storie ritenute false verranno etichettate come “contestate da controlli terzi”. Facebook modificherà anche il suo algoritmo per assicurarsi che le vicende ‘controverse’ non si diffondano troppo, mentre agli utenti che intendono condividerla verrà chiesto se sono davvero sicuri di volerlo fare. Infine il social tenterà di rendere più difficile per gli editori di trarre profitto dalle fake news, anche se non precisa come.

Nell’operazione, entreranno poi in gioco organizzazioni come Abc News, Politifact, FactCheck e Snopes: almeno due di loro dovranno segnalare un problema per ‘marchiare’ le notizie come “contestate”.
Ma non è l’unica novità in arrivo. Sul versante dei contenuti infatti il social di Zuckerberg sarebbe in contatto con studios televisivi e altri produttori audiovisivi per finanziare la produzione di contenuti video originali da pubblicare direttamente sulle sue pagine. Lo riportano i siti web Recode e Business Insider citando Ricky Van Veen, co-fondatore del sito web di intrattenimento CollegeHumor, entrato in Facebook nel corso del 2016, che sarebbe a capo delle trattative. Stando alle indiscrezioni, Facebook non punterebbe a grandi produzioni come quelle di Netflix e Amazon, ma sarebbe interessata a show televisivi, game show e sport, sia originali che in licenza.

“Quest’anno abbiamo iniziato a introdurre il tab ‘Video’, un’area dedicata ai filmati su Facebook”, ha spiegato Van Veen. “Il nostro obiettivo è dare il via a un ecosistema di contenuti partner” da inserire in questa sezione del social, “così stiamo esplorando la possibilità di finanziare alcuni contenuti, sia originali che in licenza”.
Per Facebook non si tratta di una mossa nuova. La società ha infatti già ingaggiato celebrità e media company con un investimento da 50 milioni di dollari, stando a quanto riportato nei mesi scorsi dal Wall Street Journal, per usare la funzione ‘Live’ del social, cioè la trasmissione di video in diretta.