Un impero targato Enel

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Con le società dell’America Latina si è concluso il rebranding delle aziende del gruppo dell’energia che hanno assunto il nome della casa madre italiana, tassello della riorganizzazione all’insegna della strategia ‘Open Power’. Il lavoro della direzione comunicazione nel promuovere la cultura della sostenibilità e dell’innovazione nei quattro continenti

9,30 del 2 dicembre al numero 18 di Broad Street di New York, sede della New York Stock Exchange, la più grande Borsa valori del mondo. Sul palco, per la cerimonia dell’Opening Bell, la campana che per tradizione inaugura l’apertura delle contrattazioni, l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace, a cui appunto spettava il compito di far partire il suono della campanella (in America, a differenza di Piazza Affari, azionato da un bottone). Attorno a lui il management della multinazionale che produce e distribuisce energia elettrica e gas e che ora si promette di entrare nel futuro a passi da gigante. È il debutto alla Borsa di New York della nuovissima Enel Améri-cas. Starace è visibilmente commosso perché la quotazione di Enel Américas è “una nuova pagina nella nostra storia, l’alba di una nuova epoca”, dice l’ad.

Il giorno prima era stata sancita ufficialmente la nascita di Enel Américas, nata dalla fusione di Enersis Américas, Endesa América e Chilectra América, che insieme a Enel Chile e a Enel Generación Chile costituiscono un trio di assi sulla piazza di New York finalmente targato Enel. “Questo punto di partenza è in realtà anche un punto d’arrivo, l’ambizioso traguardo di oltre cinquecento giorni di lavoro durante i quali abbiamo corso una maratona per cambiare completamente la struttura del gruppo in America, aprendo un nuovo capitolo in una fase di transizione epocale per il nostro settore”, ha sottolineato Starace, che non nasconde le proprie ambizioni: “È una macchina che abbiamo costruito per far sì che si espandesse, specialmente in Argentina, Brasile, Colombia e Perù, dove la domanda di energia è attualmente fra le più elevate al mondo, e a cui d’ora in poi rivolgeremo la nostra massima attenzione”.

Insomma, Enel è sempre piu focalizzata sullo sviluppo nei mercati internazionali con la nuova strategia industriale in cui la semplificazione e una potente ristrutturazione interna sono le leve strategiche, accompagnate da un altrettanto forte rebranding. Perché questa azienda, che in tutto il mondo serve 65 milioni di utenze (che corrispondono a circa 300 milioni di anime), spesso agiva sotto sigle diverse, tanto che il nome Enel fuori dall’Italia è pressoché sconosciuto anche per coloro che invece ne usano i servizi da anni.

L’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 478 – Dicembre 2016

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