Tadashi Ishii, ceo della giapponese Dentsu, tra le più grandi agenzie pubblicitarie al mondo, ha rassegnato nei giorni scorsi le sue dimissioni in seguito al suicidio, avvenuto a Natale del 2015, di una giovane impiegata della compagnia. Assunta lo scorso anno, la ragazza si sarebbe tolta la vita a causa del molto lavoro assegnatole che l’avrebbe spinta a fare anche 100 ore di straordinari al mese.
Al momento non è chiaro chi prenderà il posto di Ishii, alla guida del gruppo dal 2011, e dalla compagnia non sono stati fatti commenti.

Il problema del sovraccarico di lavoro è particolarmente sentito in Giappone, e la Dentsu è tra le società che hanno la fama di spremere maggiormente i propri dipendenti, con esortazioni a impegnarsi per soddisfare i clienti e raggiungere gli obiettivi “even if it kills you”. Dopo il suicidio della ragazza la situazione è cambiata e la compagnia avrebbe cominciato a prendere provvedimenti come spegnere le luci alle 10 di sera o prendere 5 giorni di ferie ogni sei mesi. Il mese scorso, segnala AdAge, l’agenzia aveva parlato anche della formazione di un comitato di 8 persone con il compito di riorganizzare l’ambiente di lavoro negli uffici giapponesi, guidato proprio da Ishii.