Lo sponsor unico di Sanremo, Tim, compare anche in fondo all’hashtag ufficiale del Festival e interroga il web. C’è chi si è scandalizzato, alcuni puristi della rete storcono il naso, ma c’è anche chi si limita a sottolineare come si tratti di un’innovaitva iniziativa di marketing cui toccherà abituarsi, perché destinata a ripetersi.
Da tempo il social network di Jack Dorsey usa associare automaticamente ai più importanti hashtag anche delle immaginette stilizzate, note come emoji, che compaiono automaticamente quando si digita la parola in questione. Per esempio, digitando #superbowl in questi giorni gli utenti della rete avranno notato l’automatica apparizione di una versione stilizzata del logo del Super Bowl.
Ma, osservano in molti, questa è la prima volta, almeno in Italia, in cui l’emoji associata all’hashtag è quella dello sponsor dell’evento e non il suo logo stilizzato.
Tim, come ha ricordato di recente l’ad di Rai Pubblicità Fabrizio Piscopo, è il primo “sponsor unico” della storia di Sanremo. L’inserzionista, infatti, “ha comprato tutte le quattro posizioni privilegiate che finora venivano riservate a settori merceologici diversi”, ha spiegato Piscopo in un video su Youtube, anticipando peraltro che il fatturato previsto per l’edizione 2017 del Festival è di 25,5 milioni contro i 24,4 dell’anno scorso.
Grazie a Tim, inoltre, il Festival potrà dotarsi di una data room per analizzare i trend sul web e sui principali social network.