Tagli, un piano editoriale poco chiaro e l’ingresso di azionisti extra europei mettono a rischio la tv. I giornalisti di Euronews scrivono ai parlamentari di Strasburgo: aiutateci a salvare il canale e i suoi valori

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Le redazioni linguistiche di Euronews si mobilitano per salvare il canale televisivo, nato nel 1993 con l’obiettivo di creare un’opinione pubblica europea. E, dopo alcune iniziative simili intraprese dai colleghi degli altri Paesi, anche i giornalisti italiani della testata internazionale hanno scritto una lettera aperta agli europarlamentari e ad Antonio Tajani, da poco elett presidente del Parlamento europeo.

“Aiutateci a salvare Euronews e i valori europei che la televisione ha finora incarnato”, chiedono con i colleghi delle altre 12 lingue, passando in rassegna le difficoltà che l’emittente sta affrontando. “Negli ultimi mesi l’inquietudine nella redazione di Euronews a Lione non ha fatto che aumentare, a causa di un piano di ristrutturazione dettato dalla volontà di tagliare i costi, di un nuovo progetto editoriale tuttora poco chiaro e, soprattutto, del rischio della perdita definitiva della missione di interesse pubblico europeo del canale”.

Nel dettaglio, il piano, si legge sul sito Fnsi, prevede lo smantellamento dell’équipe ucraina, con il licenziamento della maggior parte dei giornalisti, un forte ridimensionamento dei servizi in lingua iraniana e araba, destinati a scomparire dagli schermi televisivi, riduzioni di organico anche per i giornalisti delle altre 10 lingue. Redazione italiana inclusa. In più, con l’entrata nell’azionariato di investitori extra europei, i giornalisti percepiscono come sempre più marcato il pericolo che venga ridotta ulteriormente l’influenza delle istanze europee e degli azionisti televisivi pubblici nazionali. “Temiamo che la nostra emittente si trasformi in un canale meramente commerciale e che vengano così persi di vista i nobili obiettivi che hanno spinto molti di noi a scegliere proprio Euronews per dispiegare la propria professionalità, mettendo le proprie competenze al servizio dell’ideale comunitario”.

Secondo i giornalisti diventa dunque imprescindibile la ricerca di nuove soluzioni di finanziamento presso le Istituzioni europee e gli Stati membri, consolidando l’identità europea ed europeista. “Cosa resterà dell’idea originaria di Euronews se il canale diventerà semplicemente la filiale europea di una televisione americana?”, si chiedono ancora i giornalisti, rivolgendosi ai rappresentanti italiani perchè sollevino il caso nelle sedi competenti, presentando un’interrogazione parlamentare e sottoponendo la richiesta di intervento anche all’attenzione dei Presidenti di Commissione Europea e Consiglio Europeo.