Il primo azionista del colosso Vivendi, Vincent Bollorè, è indagato dalla Procura di Milano con l’accusa di aggiotaggio in relazione all’operazione con la quale Vivendi ha acquistato fino al 28% di Mediaset.
Ne danno notizia alcuni quotidiani (‘Corriere’ e ‘Repubblica’) spiegando che l’iniziativa deriva da un esposto presentato in procura dalla Fininvest che detiene il 40% di Mediaset. Secondo Fininvest, il gruppo francese aveva creato “le condizioni” per “far scendere il titolo Mediaset” per poi lanciare la scalata “a prezzi di sconto” con la disdetta del contratto d’acquisto di Mediaset Premium pattuito in aprile insieme allo scambio azionario del 3,5% tra Vivendi e Mediaset.

Anche l’ad della media company francese, Arnaud de Puyfontaine, risulterebbe indagato sempre con l’accusa di aggiotaggio.
Secondo le indiscrezioni riportate anche dalle agenzie, le iscrizioni nel registro degli indagati di Bolloré e De Puyfontaine – ai quali al momento non sono stati notificati né inviti a comparire né informazioni di garanzia – risalgono alle scorse settimane, ad oltre un mese fa, e sarebbero dovute, in particolare, alle accuse specifiche al primo azionista e all’ad della società francese contenute dall’esposto presentato da Finivest, holding di controllo di Mediaset, sull’ipotesi di manipolazione del mercato da parte di Vivendi nell’ambito della sua scalata al Biscione. Tra l’altro, poiché nello stesso esposto sono contenute accuse verso più soggetti, pare che i nomi già iscritti nel registro degli indagati siano più di due.
L’inchiesta, coordinata dai pm Fabio De Pasquale (a capo del pool reati finanziari) e Stefano Civardi della Procura guidata da Francesco Greco, era scattata a metà dicembre dopo l’esposto presentato da Fininvest nel quale veniva detto, in sostanza, che il gruppo francese avrebbe creato le condizioni per far scendere il titolo Mediaset, per poi lanciare la scalata a prezzi di sconto, con la disdetta del contratto d’acquisto di Mediaset Premium pattuito lo scorso aprile, assieme allo scambio azionario del 3,5% tra Vivendi e Mediaset.