“Orgogliosi di essere editori”. Così Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, al management meeting della casa editrice in cui ha presentato i risultati 2016 segnati dal ritorno all’utile (+22,5 milioni) e dall’indebitamento ridotto a 100 milioni, “nonostante i 160 milioni spesi per l’acquisizione di Banzai e Rizzoli”.
In un video non ufficiale su Youtube ripreso anche dall’Ansa, Marina Berlusconi parla di “inversione di tendenza”, convinta che “l’editoria non vive un declino inesorabile, inarrestabile” e che “noi editori non siamo una specie in via di estinzione”.
Berlusconi assicura inoltre che “l’azionista si sente sempre più vicino a questa azienda e ci crede”, che “continuerà a investire” e suggerisce ai suoi di lavorare dandosi “i grandi dell’editoria internazionale come termini di paragone”. Senza commettere “l’errore di sentirci arrivati”.
Commentando i risultati 2016 ha spiegato che “non sarebbero stati possibili per noi e questi obiettivi non sarebbero alla nostra portata senza le due grandi acquisizioni che abbiamo portato a termine l’anno scorso. Innanzitutto quella dei Libri Rizzoli e poi Banzai”.
Mentre azioni di sviluppo saranno intraprese per “consolidare tutte le aree di business”, sia in Italia sia in Francia, “acquisizioni” comprese.
Una cosa chiede soprattutto il presidente di Mondadori: “non dovremo mai cambiare l’identità, il ruolo e i valori che accompagnano Mondadori da quando è stata fondata”. Come, per esempio, la “libertà: il nostro lavoro si nutre di libertà e alla libertà dà sostanza”.
