Il servizio pubblico non può lasciarsi intimidire, dicono Fnsi e Usigrai in una nota a difesa di Report: sarebbe grave usare il programma per regolare altri conti

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“Giù le mani da Report. Lo abbiamo già denunciato nelle settimane scorse, lo ribadiamo oggi: il giornalismo d’inchiesta è scomodo e tocca i potentati, politici ed economici. Il Servizio Pubblico, però, non può lasciarsi intimidire. Di certo, non lo faremo noi. Né lo farà la redazione di Report, al fianco della quale siamo con convinzione, come lo siamo stati sempre con tutti gli spazi di libertà che hanno tentato di imbavagliare”. E’ la presa di posizione del segretario e del presidente Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e del segretario Usigrai, Vittorio di Trapani espressa in una nota.

Da sinistra: Raffaele Lorusso, Vittorio Di Trapani e Giuseppe Giulietti

“Tutto è criticabile – sottolineano nella nota -, anche il lavoro giornalistico. Le critiche serie vanno ascoltate ed è dovere di tutti i giornalisti rispettare la verità dei fatti e garantire il contraddittorio fra opposte opinioni. La nostra idea di libertà è però che le voci si aggiungono, non si spengono”.

“Nel caso della Rai, è ancor più grave il disegno che si intravede: utilizzare Report per regolare altri conti”