Si è tenuto oggi a Roma un incontro tra azienda e rappresentanti sindacali di impiegati e quadri per cercare una soluzione alla vertenza Sky. Ecco qual è a oggi lo stato del negoziato. Il 17 gennaio Sky aveva annunciato un piano di trasformazione aziendale che prevedeva, su un organico di 457 impiegati, la proposta di trasferimento per 268 dalla sede di Roma a quella di Milano e per altri sette da Cagliari a Milano. Inoltre, erano previsti 106 esuberi a Roma e altri 76 a Milano.Per quanto riguarda i giornalisti, l’azienda prevedeva un’operazione, che coinvolgeva soprattutto Sky Tg24, con 100 proposte di trasferimento da Roma a Milano e 14 esuberi.
In base ai dati del consuntivo dell’accettazione individuale delle proposte aziendali – che potranno essere incrementati in base a ulteriori verifiche degli ultimi giorni – a fine aprile è stato raggiunto il 71% di soluzioni consensuali per i lavoratori coinvolti nel piano.
Infatti, il 6 aprile è già stato firmato un accordo tra azienda, Cdr e Associazioni stampa, per implementare il piano nei prossimi 12 mesi. Al momento sono state accettate 72 proposte di trasferimento, 6 ricollocazioni e 6 uscite volontarie, per un totale di 84 posizioni gestite (il 74%).
Per gli impiegati e i quadri, sono state trovate 295 soluzioni individuali: 168 trasferimenti, 34 ricollocazioni interne e 93 uscire consensuali (65% del personale coinvolto).
L’andamento delle trattative ha consentito di ridurre l’impatto complessivo dell’operazione, attraverso la soluzioni mirate su ogni dipendente coinvolto e l’offerta a tutti di condizioni analoghe a quelle definite nell’accordo con i giornalisti, decisamente migliorative rispetto a quanto prevede la legge e la contrattazione collettiva.
Inoltre, sono stati definiti accordi con fornitori/partner esterni che hanno proposto soluzioni va alcuni lavoratori, mentre sono state identificate 98 posizioni presso 67 aziende esterne. Questa attività verrà mantenuta per le 162 pozione che restano da gestire.
Durante la riunione odierna Sky ha dichiarato che entro metà maggio sarà necessario avviare la procedura collettiva. Il confronto con le organizzazioni sindacali continuerà, come previsto dalla legge, nel contesto di questo processo formale.
Nelle tabelle seguenti si possono verificare in dettaglio e per categoria contrattuale le soluzioni finora trovate.