Il prossimo Salone del libro dal 10 al 14 maggio 2018. Il direttore Lagioia: aspettiamo gli editori assenti quest’anno

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“Ai grandi gruppi editoriali che quest’anno non sono venuti al Salone dico ‘vi aspettiamo l’anno prossimo, aiutateci a buttare giu’ quel muro'”. Così il direttore Nicola Lagioia, che ha poi aggiunto: “amici di Mondadori vi sento vicini. Aiutateci a fare di questo Salone qualcosa di ancora più bello e lasciate che gli amici di Einaudi siano restituiti al loro Salone. Ritroviamo lo spirito di vera amicizia e collaborazione”.

Lagioia ha poi ringraziato Appendino e Chiamparino “senza il vostro coraggio e la vostra saggezza – ha detto – tutto questo non sarebbe successo ed il fatto che appartenete a diversi schieramenti politici aumenta il valore della vostra impresa”.

“Il Salone – ha osservato ancora – è un patrimonio nazionale, un laboratorio e modello prezioso per il Paese e per questo ci aspettiamo che sia difeso a livello nazionale. Ai ministri dico ‘Aiutateci a buttare giù quel muro'” ha concluso riferendosi anche al manifesto dell’edizione 2017.

“Ci vediamo qui a Torino dal 10 al 14 maggio 2018”, ha detto invece svelando le date della prossima edizione. “Che il Salone si debba fare a Torino, si debba fare a maggio – ha aggiunto – non lo decidiamo noi, non lo decide la politica ma lo ha già deciso l’enorme popolo che in questi ultimi giorni ha invaso Torino”.

Sono stati, intanto, 165.746, 25.230 dei quali per le iniziative diffuse in città e gli altri 140.746 per i padiglioni del Lingotto, i biglietti staccati per la 30/esima edizione del Salone del Libro di Torino. Il dato è stato reso noto nel corso del la conferenza stampa di chiusura della manifestazione.

Oltre 38mila biglietti in più del 2016. “Una riscossa possibile grazie a una equipe pazzesca”, sottolinea Massimo Bray, presidente della Fondazione per il Libro, ente promotore della manifestazione libraria.