Regole nuove sulle strade. E con urgenza. E’ questa la parola d’ordine della nuova campagna di sensibilizzazione #codicedisicurezza lanciata dalla Fiab, la Federazione Italiana Amici della Biciletta per chiedere al Governo l’approvazione del Codice dalla Strada che giace da due anni in Senato dopo il via libera della Camera. I dati delle vittime su due ruote sono agghiaccianti: ogni 35 ore muore un ciclista. Nel 2015 la strage sulle strade non ha risparmiato nessuno: 1.504 automobilisti, 891 motociclistici, 602 pedoni, 180 conducenti di mezzi pesanti, oltre a un totale di 247.000 feriti. Riorganizzare la mobilità con qualunque mezzo di trasporto – ma anche per i pedoni – appare dunque una priorità non più rinviabile.
#CodiceDiSicurezza Troppi #morti sulle #strade. FIAB sollecita l’approvazione della riforma del Codice della Strada. https://t.co/nWZ2vagc7T pic.twitter.com/D8kLRiwAXn
— Fiab Onlus (@fiabonlus) 12 maggio 2017
Lanciata attraverso i social e con messaggi personali ai presidenti di Camera e Senato, l’iniziativa sta riscuotendo notevole attenzione e ha già avuto e l’adesione di realtà istituzionali e associative: da Confindustria ANCMA a Federciclismo, da Legambiente a CosmobikeShow – la fiera della bicicletta di Verona – e alcune amministrazioni come il Comune di Milano con l’assessore alla mobilità Marco Granelli che ha manifestato il suo interesse per #codicedisicurezza durante l’ultima edizione di Cyclopride.
I cittadini sono invitati a manifestare la propria richiesta di una sollecita approvazione alla riforma del Codice della Strada con un laccetto bianco, da indossare o da legare al proprio veicolo (bicicletta, moto, auto), e a condividere l’iniziativa sui social – Twitter, Facebook, Instagram – postando una foto del laccetto bianco con l’hashtag #codicedisicurezza, citando, appunto, @lauraboldrini e @PietroGrasso nel post di accompagnamento.