Una scelta personale, ma che non deve essere seguita dalle dimissioni di altri consiglieri. Questo il giudizio che Franco Siddi, Guelfo Gueli e Arturo Diaconale hanno espresso in merito alla decisione di Paolo Messa di lasciare il consiglio di Amministrazione Rai. “Quella di Messa è una scelta individuale che rispetto profondamente, ma ritengo che collegialmente i consiglieri debbano assicurare i compiti per i quali sono stati chiamati”, ha commentato Siddi, esprimendo la sua speranza che il consigliere dimissionario ci ripensi. “Sul piano formale e sostanziale le dimissioni non fanno comunque venir meno la funzionalità del consiglio”, ha aggiunto segnalando però la necessità “rispetto alle problematiche emerse in queste settimane” di “fare un cambio di passo affinché la Rai navighi in condizioni di sicurezza e con la barra dritta”.
“Non vedo perché i consiglieri non dovrebbero continuare il mandato”, ha detto invece Guelfi. “Per farci smettere bisognerebbe come minimo che ce lo chiedano”.
Ha spiegato invece di non aver capito la scelta di Messa Arturo Diaconale. “Lui aveva detto: o va via il dg o vado via io. Dal momento in cui il dg è in uscita”, ha aggiunto interpellato da Ansa, “non si capisce il motivo per cui lui non debba restare. Comunque sono scelte personali che vanno rispettate. Se verrà in consiglio gli chiederemo di restare”.

Punti di vista diversi invece sul futuro di Campo Dall’Orto. “Il dg in difficoltà nei confronti del cda deve rassegnare le dimissioni o rilanciare la sua candidatura su un progetto di intesa”, ha detto Guelfi. “Il dg ha detto che uscirà dall’azionista con una delle due cose, quindi bisogna darsi appuntamento a dopo. Non mi piacciono le manovre preventive”, ha aggiunto sottolineando di essere contro i traghettatori: “Non si esce dall’empasse facendo finta di essere sani. Si esce con l’autorevolezza dell’assunzione di responsabilità da parte di chi la deve avere”.
“Serve un traghettatore che sia però dialogante e condiviso, anche perché andiamo incontro alla campagna elettorale, non si può accettare una soluzione squilibrata”, ha detto invece Diaconale parlando della figura del possibile successore al dg Antonio Campo Dall’Orto. In merito all’ipotesi di un passaggio alla direzione generale della presidente Monica Maggioni, che lo vedrebbe ricoprire il ruolo di presidente in quanto consigliere anziano afferma: “Il presidente sarebbe un impegno talmente gravoso che non sono disponibile a svolgerlo gratis, è un’ipotesi che non esiste”.