“Per la Rai la fiction rappresenta l’occasione per costruire un grande racconto identitario, di ciò che è il nostro Paese nelle sue diversità, nella sua complessità e nel suo divenire”. Così Eleonora ‘Tinni’ Andreatta, direttore di Rai Fiction, sintetizza la missione della fiction della tivù di Stato e in un’intervista sul nuovo numero di ‘Prima Comunicazione’, racconta la strategia che ha permesso alla sua direzione di sbaragliare la concorrenza inanellando sulla prima rete della televisione di Stato una share media del 25% (e 6,1 milioni di spettatori), a fronte di una media di rete del 19,5% con prodotti di notevole successo, da ‘Montalbano’ al ‘Paradiso delle signore’, e che si appresta a lavorare su due grandi progetti, ‘L’amica geniale’, tratto dalla saga della Ferrante e ‘Il nome della rosa’, best seller di Eco.

Per quel che riguarda i produttori, Andreatta sostiene che “sono sempre meno dei semplici fornitori e sempre più partner del processo creativo con una propria identità. Il sistema produttivo è maturato negli ultimi anni in armonia con la crescita del servizio pubblico”, mentre sui giovani ricorda che “negli ultimi due anni hanno lavorato con Rai Fiction più di 200 sceneggiatori. Accanto a quelli più esperti e affermati, sono cresciuti nuovi talenti”. Alla domanda “cosa invidia alla concorrenza?”, Andreatta risponde: “Non sono invidiosa dei progetti degli altri perché ne ho tanti di cui essere orgogliosa e il lavoro che la Rai sta facendo è riconosciuto anche a livello internazionale”.
L’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 483 – Maggio 2017