“Perdere il Tg5 sarebbe un colpo gravissimo per Roma”. Lo scrivono in una nota Dino Oggiano, Segretario Slc Cgil Roma e Lazio e Lazzaro Pappagallo, Segretario Associazione Stampa Romana commentando “lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di Rti e Videotrime di Roma (Gruppo Mediaset) e delle redazioni giornalistiche del gruppo”. Uno sciopero, si legge, “perfettamente riuscito, almeno a giudicare dai primi dati in nostro possesso che ci arrivano dalla redazione del Tg5 e dagli Studi del Palatino ed Elios, con i primi turni di lavoro disertati da giornalisti e tecnici”.
“Lo sciopero – continua la nota – indetto in contemporanea per giornalisti e tecnici, ha come obiettivo quello di impedire lo spostamento del Tg5 a Milano, che rappresenterebbe non solo un durissimo colpo in termini occupazionali per le centinaia di lavoratori Mediaset e dell’indotto, ma significherebbe anche la fine delle ambizioni di Roma come Capitale dell’informazione del nostro paese, dopo la sostanziale chiusura della sede romana di Sky”.
”Le crisi che stanno desertificando il settore radiotelevisivo romano – continua la nota – necessitano sempre più di una forma di coordinamento unitario fra i lavoratori impattati, e, parimenti, devono richiamare i governi di Roma e della Regione Lazio a un ruolo di contrasto e di proposta che sinora sono mancati, perché dietro questa migrazione delle eccellenze economiche di questa regione verso Milano, non è difficile scorgere anche una certa debolezza della politica del nostro territorio”.
”Questo – conclude la nota – è quello che ribadiremo in occasione della convocazione in Regione Lazio già fissata per il 30 maggio, perché perdere anche il Tg5 sarebbe per Roma un colpo gravissimo”.