Nomine di Montanari e Greco. Usigrai: Tg1 resti titolare degli spazi informativi di Rai1. CdR del Giornale Radio Rai: due direttori in 10 mesi e nessun piano di rilancio mentre i competitor mettono a punto strategie aggressive

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Nota Usigrai su Tg1 e Radio – In bocca al lupo ad Andrea Montanari e a Gerardo Greco. Apprezziamo che siano stati scelti due professionisti interni, e con esperienza nelle testate che ora sono chiamati a dirigere.
A loro chiediamo il pieno coinvolgimento di tutte le risorse, senza esclusioni, senza marginalizzazioni, e mettendo tutta la redazione in condizione di fornire una informazione indipendente e pluralista, dovere del Servizio Pubblico.
Il Tg1 è il tg più seguito d’Italia. L’auspicio è che prosegua su questa strada e rafforzi il suo ruolo anche nel palinsesto di Rai1 come titolare di tutti gli spazi informativi, come chiediamo da tempo per i 3 tg generalisti.
Preoccupazione per un nuovo cambio alla guida del Giornale Radio a meno di un anno di distanza. La Radio è un settore strategico, in un mercato aggressivo: la Rai ha il dovere di garantire una guida stabile, risposte chiare sul futuro della Radio e assicurare gli investimenti necessari.
Dopo i provvedimenti di emergenza, chiediamo al neo Direttore generale di dedicarsi ora con urgenza alla indispensabile riforma editoriale, mettendo in atto i segnali di discontinuità che abbiamo chiesto dopo 2 anni di stallo che hanno determinato la mobilitazione unitaria dei sindacati, tuttora in corso.
Esecutivo Usigrai

(foto Olycom)


Dichiarazione del CdR del Giornale Radio Rai

Il Cdr del Giornale Radio Rai saluta il direttore Andrea Montanari ringranziandolo per il suo impegno e porgendogli i propri auguri per il nuovo incarico alla direzione del Tg1.Il Cdr dà il proprio benvenuto al nuovo direttore Gerardo Greco, saluta con favore la scelta di indicare alla guida del Grr, di Radio Uno e di Gr Parlamento un collega interno che ha trascorso una parte rilevante della sua carriera nella testata radiofonica che oggi si accinge a dirigere.
Il Cdr sottolinea che il Giornale radio , Radio Uno e Gr parlamento sperimentano per la seconda volta nell’arco di dieci mesi un cambio di direzione, in una fase nella quale testata e canali richiederebbero stabilità alla propria guida . Avvicendamenti che si verificano mentre il mercato radiofonico è in movimento, nuovi competitor mettono a punto strategie aggressive di lungo periodo e l’azienda ancora non ha delineato un disegno per l’assetto e il futuro della radiofonia.
Il Giornale Radio rai, Radio Uno, Gr Parlamento, la radio del servizio pubblico nel suo complesso, necessitano di un progetto urgente per il proprio rilancio , di investimenti, frequenze, nuove tecnologie, garanzie ampie e immediate sui diritti sportivi , di dare impulso al piano per la proiezione sulle piattaforme web e social. Il Cdr chiede che le iniziative intraprese nei mesi scorsi per affrontare le emergenze della radiofonia continuino e che arrivino quelle risposte urgenti da parte dell’azienda che ancora non sono state fornite.
Il Cdr del Giornale Radio Rai