Quattroruote Academy inaugura il “Master Restauratori Auto d’Epoca”, primo corso di specializzazione interamente dedicato al mondo del restauro e dell’heritage. Realizzato in collaborazione con Asi (Autoclub Storico Italiano) e FCA Heritage, il Master vanta uno speciale coinvolgimento di ‘Ruoteclassiche’, mensile di casa Editoriale Domus che proprio nel 2017 celebra i trent’anni dalla sua fondazione.
“È l’iniziativa più virtuosa tra le moltissime che abbiamo in cantiere per celebrare questo anno così importante”, ricorda il direttore David Giudici: “personalmente sono molto orgoglioso che questo corso di studi diventi realtà proprio ora e confido si ripeterà nel tempo”.
Tra i docenti scelti dalla Quattroruote Academy, diretta da Carlo Cavicchi, ci sono: i giornalisti del mensile, grandi collezionisti, artigiani, docenti provenienti dagli istituti di restauro, esperti meccanici e giurati provenienti dai più importanti concorsi d’eleganza. Saranno loro, professori per un giorno, in Auditorium o nell’Officina storica della Collezione Mazzocchi a trasferire conoscenza ed esperienza alla classe.
La classe che è formata da quindici giovani provenienti dalle scuole professionali e dagli istituti tecnici, con una formazione specifica nella meccanica, meccatronica ed elettrotecnica. Per tutti loro, che hanno superato le selezioni iniziali, l’intero corso è gratuito.
L’obiettivo condiviso da Quattroruote Academy con ‘Ruoteclassiche’, Asi e FCA Heritage è quello di sostenere un settore in ascesa attraverso la formazione, oggi assente in Italia, di nuove risorse. Un settore che registra un costante aumento di interesse come dimostrano i dati relativi alle auto storiche circolanti sopra i 20 anni (5mln) e i 30 anni (2mln), le aziende nel settore (8mila), gli addetti (28mila) e la media di ore di lavoro richieste per ogni auto (350).
“Cercavamo giovani appassionati e li abbiamo trovati”, spiega Cavicchi. “Adesso vogliamo che diventino i migliori esperti nel mondo dell’auto storiche, che crescano e facciano evolvere, con il loro sapere e il loro entusiasmo, anche le più piccole e artigianali realtà. Perché solo così potremo mantenere e valorizzare un patrimonio storico e culturale dal valore inestimabile come il nostro”.