Nessuna influenza dominante su Telecom Italia, dice Vivendi all’approvazione dei dati semestrali. Vogliamo sviluppare convergenze tra tlc e contenuti

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“Tutti i dati empirici mostrano inequivocabilmente che Vivendi non è in grado di controllare le assemblee ordinarie di Telecom Italia”. Lo ribadisce la media company francese in una nota, in occasione dell’approvazione dei conti semestrali. Vivendi conferma inoltre “di non esercitare alcun controllo di fatto di Telecom Italia ai sensi del Testo Unico della Finanza e del Codice Civile in quanto l’interesse di Vivendi in Telecom Italia non è sufficiente per consentire ad esso di esercitare, su base stabile, un’influenza dominante sulle assemblee”. Nelle volontà della società, si legge ancora nella nota, c’è “promuovere una strategia a lungo termine di sviluppare la convergenza tra telecomunicazioni e contenuti”.

“Per quanto riguarda l’esistenza di una posizione di controllo in base ai principi contabili internazionali per il bilancio consolidato, Vivendi conferma che “al momento, non ha il potere di governare le politiche finanziarie e operative di Telecom Italia, in conformità all’IFRS 10”.

Arnaud de Puyfontaine (foto Olycom)

Sul fronte dei conti, Vivendi ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto adjusted di 320 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per la prima metà del 2017 i ricavi sono stati pari a 5,437 miliardi di euro (+ 7,8% e + 4,8% a valuta costante), “grazie a Universal Music Group (+14,0%) mentre la situazione del Gruppo Canal + sta migliorando leggermente”. L’Ebitda è stato pari a 352 milioni di euro, in calo del 9,2% (-11,0% a valuta e perimetro costante) e l’ebit a 362 milioni di euro, in calo del 31,5% per la prima metà del 2017, influenzato da una contabilità sfavorevole. La quota di Tim ha rappresentato un utile di 44 milioni di euro per la prima metà del 2017 (23 milioni di euro per la prima metà del 2016). L’utile netto attribuibile agli azionisti di Vivendi è stato pari a 176 milioni (-80,7%).

Conferma gli obiettivi per il 2017, con i ricavi che dovrebbero aumentare di oltre il 5% (escludendo Havas), mentre l’ebitda, grazie alle misure adottate nel 2016, dovrebbe aumentare di circa il 25% (esclusa Havas). In particolare, per l’intero anno 2017, Canal + Group conferma l’obiettivo ebitda di circa 350 milioni di euro, rispetto a 240 milioni di euro nel 2016.