I governi colgano l’opportunità dell’innovazione digitale, dice Diego Piacentini. Le regole devono evolvere per aiutare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale

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“Diventando ‘utente modello’, i Governi possono cogliere le nuove ed emergenti opportunità offerte dall’innovazione digitale con un impatto positivo non soltanto sul benessere dei cittadini ma anche sull’intero ecosistema dell’innovazione”. A dirlo Diego Piacentini, commissario straordinario per l’attuazione Agenda Digitale, intervenendo ai lavori dell’I-7, l’engagement group del G7 a Venaria. “L’IA – ha spiegato Piacentini- può migliorare enormemente i servizi rivolti a imprese e cittadini. Per i Governi è fondamentale conoscere e comprendere questo tipo di tecnologie. I quadri normativi devono evolvere per aiutare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale”.

Diego Piacentini (foto Olycom)

“I big data sono il carburante dell’Intelligenza Artificiale”, ha aggiunto ancora. “La domanda che ci poniamo è come un approccio più proattivo ai Big Data possa portare a Paesi più smart e ad affrontare le sfide sociali e produttive in modo innovativo per rendere migliore la vita dei cittadini”. “Esiste un problema che non è solo italiano o europeo, ma di tutti i Governi. I Big Data sono solitamente depositati in silos, quando invece fondamentale è convincere le varie pubbliche amministrazioni a collaborare”.

“Trovare una strategia comune per utilizzare tutti insieme la potenzialità della rivoluzione digitale. Ma soprattutto trovare le risposte per porre sempre la persona al centro in un mondo sempre più tecnologico, fare in modo che l’uomo sia sempre padrone del proprio destino e non travolto da sistemi tecnologici che avranno un impatto notevole”. E’ stata invece la riflessione con la quale il sottosegretario allo sviluppo economico Antonello Giacomelli ha aperto i lavori. “Potenziare l’industria 4.0 – ha aggiunto- e’ il vero elemento con il sistema delle pmi italiane che puo’ portare un risultato”.