Pensioni. Rivalutazione negata. Consulta: legittimo il bonus sulle perequazioni. La Consulta ha respinto le censure di incostituzionalità sollevate, ritenendo che la norma «realizzi un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica». Franco Abruzzo si dimette [1] da presidente Unpit (Unione nazionale pensionati per l’Italia): “Ha vinto la ragion di Stato, ha perso lo Stato di diritto. Le attese dei cittadini in quiescenza non contano nulla. I giornalisti sono i più tartassati perché subiscono anche un prelievo Inpgi fuori legge” .
La Corte Costituzionale, spiega il Sole 24 Ore [3], ha deciso che il bonus Poletti sulle perequazioni pensionistiche è legittimo. La Consulta, prosegue il quotidiano, ha respinto le censure di incostituzionalità sollevate, ritenendo che la norma “realizzi un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica”. La questione concernente la perequazione dei trattamenti pensionistici è stata ereditata dalla riforma Fornero, oggetto già di un ricorso che nel 2015 ha portato a un rimborso, il cosiddetto bonus Poletti. Una misura considerata parziale dai ricorrenti, che lamentano penalizzazioni per “sei milioni di pensionati”. Ne è seguito un appello bis sui cui oggi la Corte Costituzionale si è pronunciata.