Per Julian Assange, in grande artefice di Wikileaks, quello delle fake news “è un fenomeno vecchio, prodotto anche dai servizi d’intelligence”. Lo ha detto oggi chiudendo in videoconferenza collegato a Milano con lo Iab Forum, il convegno organizzato dall’omonima associazione e dedicato al tema “Born digital”.

Il fondatore di WikiLeaks, riferisce l’Ansa, non ha potuto essere seguito in streaming, né ripreso o fotografato neppure dagli schermi della kermesse del digitale, ma ha parlato in videocollegamento dall’Ambasciata dell’Ecuador a Londra in cui vive come rifugiato da più di cinque anni. “Mi sembra una situazione interessante” ha detto rispondendo alle domande del moderatore Marco Montemagno (direttore creativo di Iab Forum).
Secondo Assange, il problema delle fake news riguarda “l’establishment e come questo costruisce la realtà”. “La realtà – ha aggiunto – sarà sempre più difficile da riconoscere rispetto al falso e alla finzione”. Ecco perché il fondatore di WikiLeaks ha invitato utenti e cittadini “a premere su governi e grandi società” per vedere esercitato il proprio diritto alla verità. Per Assange bisogna premere sui colossi del web, da Google e Facebook: “Possiedono più informazioni degli stessi servizi di intelligence” ha affermato.