La sede del Museo storico dell’Alfa Romeo ad Arese ha fornito la location ideale per mettere in scena la presentazione al mondo dei media nazionale e internazionale dell’accordo tra Alfa Romeo e gli svizzeri del Sauber Team F1, per cui a partire dal 2018 il brand di FCA tornerà dopo 30 anni di assenza sulle piste della regina delle gare motoristiche.

La partnership ufficializzata il 29 novembre prevede “cooperazione strategica, commerciale e tecnologica in tutte le possibili aeree di sviluppo anche attraverso la condivisione di ingegneri e personale tecnico specializzato di Alfa Romeo”, come e’ scritto nel comunicato stampa che spiega anche che la squadra si chiamera’ Alfa Romeo Sauber F1 Team, con la livrea delle monoposto (svelata durante la conferenza stampa) che prevede la scritta Alfa Romeo in campo rosso, ben visibile sulla parte posteriore della monoposto.

E d’altronde che il ritorno di Alfa Romeo in F1 sia un’operazione fortemente simbolica e di comunicazione lo ha detto senza troppi infingimenti Sergio Marchionne, ceo di FCA, che ha fatto gli onori di casa e la parte del leone nell’evento. “E’ una giornata di festa in cui ridiamo all’ Alfa Romeo un pezzo della sua storia e alla Formula 1 un nuovo protagonista”, ha sottolineato Marchionne, convinto che oggi “Giulia e Stelvio siano due vetture con il vero dna dell’Alfa Romeo” e che abbiano i numeri per competere nel ricco segmento dei marchi premium. La presenza in Formula 1 che può contare su centinaia di milioni di seguaci in tutto il mondo permetterà dunque ad Alfa Romeo di avere una grande ribalta internazionale.

A testimoniare l’importanza del fidanzamento Alfa Romeo-Sauber ( rappresentata da Pascal Picci, chairman di Sauber Holding AG, e da Frédéric Vasseur, capo del team), c’erano i vertici del Gruppo FCA con il presidente John Elkann, il Chief Operating Officer, affiancato da Alfredo Altavilla Europe, EMEA e Head of Business Development, da Olivier Francois, Head of Fiat Brand e Chief Marketing Officer, e naturalmente da Roberta Zerbi, Head of Alfa Romeo Brand EMEA.

Ma non solo, arrivati appositamente ad Arese c’erano il presidente della FIA, Jean Todt, che ha ricordato i tempi in cui da giovane correva con una Alfa Romeo, e Chase Carey, presidente di Formula One Group che dall’ottobre del 2016 ha i diritti del grande Circus della F1 dopo il passaggio di proprietà da Ecclestone al gruppo americano Liberty Media. La presenza di Carey, che si è detto “ felice” dell’entrata di un nuovo protagonista nella grande tenzone automobilistica, non era solo un atto di cortesia o di pubbliche relazioni. Ma un segnale di non negarsi al confronto con Marchionne che come presidente della Ferrari ha aperto una dura polemica con Liberty Media che “per ragioni commerciali ha progetti che rischiano di snaturare la F1”.

In ballo c’è il rinnovo dell’accordo che partirà dalla stagione 2021. E Marchionne in conferenza stampa non si è fatto scappare l’occasione di ribadire che si deve trovare una soluzione per salvaguardare lo sport “ma con Chase Carey, che oggi è qui presente, e con cui abbiamo ottimi rapporti, siamo stati chiari su quello su cui non vogliamo cedere. Un compromesso lo dobbiamo trovare, ma una Formula 1 in cui le vetture siano standardizzate e non riconoscibili da un punto di vista tecnologico non ci interessa”.


Marcus Ericsson e Charles Leclerc i due piloti alla guida delle Alfa Romeo Sauber F1 Team