Stefano Scacchi – Bene allo stadio, meno davanti alla tv. E’ il responso del seguito raccolto dalla 19a giornata d’andata della Serie A 2017-18, la principale novità del calendario perché è stato il primo turno collocato tra Natale e Capodanno dopo 29 anni di sosta nelle vacanze di fine anno, nel tentativo di imitare la Premier League.
Le partite di 29-30 dicembre hanno fatto registrare una media spettatori allo stadio pari a 25.503, 6° miglior risultato stagionale. Meno brillanti invece i dati degli ascolti televisivi: il turno di fine anno si colloca al 12° posto per audience nel girone di andata: 7.625.215 telespettatori complessivi di Sky e Premium. Un gradino in meno a livello di share: 13° con il 41.87%. Un risultato inferiore alla media del campionato pari a 7.752.527. Le pay tv non si disperano. Santa Giulia e Cologno Monzese sottolineano che il dato è di poco inferiore alla media stagionale. A loro parere, si tratta di una dimostrazione di tenuta in un periodo di vacanza.
Se si può parlare di calo contenuto, di sicuro non si può festeggiare un effetto traino della giornata natalizia. Interessante notare anche la differenza di audience della giornata dell’Epifania appena trascorsa (20° turno) rispetto alla Befana del 2017: 7.836.933 contro 10.562.264, quasi 3 milioni in meno. Un anno fa si giocò il 7-8 gennaio a ritorno dalle ferie già quasi completato. Adesso tra 5 e 6 con molta gente ancora in viaggio visto che il 7 era domenica. Probabilmente dodici mesi fa ha contribuito anche un effetto astinenza dopo 15 giorni senza calcio.
Significativo anche il dato Rai della Coppa Italia. I derby di Milano e Torino (rispettivamente 27 dicembre e 3 gennaio) si sono piazzati nelle prime dieci partite in chiaro della stagione in corso, ma Lazio-Fiorentina di Santo Stefano è risultato il quarto di finale meno visto delle ultime quattro edizioni, a eccezione di Spezia-Alessandria 2015-16.