Facebook cambia il News Feed e sceglie a quali contenuti dare priorità. Privilegiati post di amici e famigliari, a scapito di quelli di editori e marchi

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Facebook cambia il News Feed dando la priorità a post, video e foto di amici e componenti della famiglia a scapito dei post pubblicati dalle aziende media e dai singoli marchi. I cambiamenti puntano a massimizzare i contenuti condivisi fra le persone che hanno “interazioni significative” e a limitare i contenuti passivi, ovvero quelli che richiedono solo di guardare un video e leggere senza interagire.

“Poiché lo spazio è limitato, mostrare più contenuti di amici e familiari e aggiornamenti che generano conversazioni significa che mostreremo meno contenuti pubblici, inclusi video e altri post di editori e aziende”, ha evidenziato il responsabile del News Feed di Facebook, Adam Mosseri. “Le Pagine potrebbero assistere ad un calo della loro reach, della durata delle visualizzazioni nei video e del traffico”, e la flessione sarà più marcata per “quante fanno post a cui le persone generalmente non reagiscono o che non commentano”.

Adam Mosseri, vice presidente e responsabile del News Feed

Le novità introdotte suscitano però dei dubbi sul fatto che chi è su Facebook finisca per vedere e accedere a contenuti che rafforzano solo le sue idee, e sul fatto che un’informazione non accurata pubblicata da un parente o un amico possa essere pubblicizzata in modo eccessivo.

“Vogliamo assicurarci che i nostri prodotti non siano solo divertenti, ma che siano buoni per gli utenti”, ha spiegato Mark Zuckerberg, che in un post sul social ha specificato di aspettarsi una diminuzione nel tempo che le persone spendono su Facebook come conseguenze delle modifiche nel news feed, ma nella convinzione che il tempo trascorso abbia più valore.
“Se facciamo la cosa giusta”, ha scritto ancora Zuckerberg, “credo che sarà un bene per la nostra comunità e anche per il nostro business nel lungo periodo”. Per questo “sto cambiando l’obiettivo dato ai nostri team di lavoro, passando dall’aiutare gli utenti a trovare contenuti rilevanti, all’aiutarli ad avere interazioni sociali più significative”.